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7° Forum Risk. Agenas presenta il nuovo numero di Monitor sulla 'Sicurezza delle cure'

Presentato ad Arezzo il nuovo numero di Monitor, dal Direttore Fulvio Moirano la rivista dell’Agenas, interamente dedicato ai temi della sicurezza. Particolarmente interessante l’articolo, firmato dal grande esperto internazionale Charles Shaw, consulente per l’Oms e la Banca internazionale, che fissa i criteri con cui gli ospedali possono autovalutarsi

20 NOV - Presentato oggi ad Arezzo nel corso della prima giornata di lavori del Forum Risk Management un numero speciale di Monitor, quasi interamente dedicato al tema della sicurezza delle cure.

Nell’editoriale con cui si apre il numero 31 di Monitor, il direttore dell’Agenzia, Fulvio Moirano, ricorda come “lo sviluppo di una cultura della sicurezza, che rende fertili le organizzazioni sanitarie all’applicazione di metodi e strumenti di prevenzione e contenimento del rischio, richiede conoscenza, responsabilità, impegno (commitment) e leadership. Questi ultimi – sottolinea Moirano – coincidono con i pilastri su cui l’Agenas ha fondato la sua strategia di promozione della sicurezza dei pazienti e delle cure”.

 

In particolare, il periodico pubblicato dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – Agenas contiene un contributo di grande levatura, ospitando il documento finale del progetto SANITAS, firmato da Charles Shaw, uno dei massimi esperti del tema, consulente per l’Oms, per la Banca internazionale e per molti ministeri europei della Sanità.

Il documento, che porta anche la firma di altri esperti come Elisabeth Jelfs, Paula Lokman, Richard Merrick e Peter Thompson e che ha stato tradotto in italiano da Giovanni Caracci, Barbara Labella e Vanda Raho dell’Agenas, offre alle strutture ospedaliere gli strumenti per effettuare una accurata autovalutazione dei propri standard di sicurezza. Il problema viene articolato su dieci distinti aspetti (Mission, governante e management; Centralità del paziente; Personale; Pratica clinica e assistenza al paziente; Igiene e infezioni; Tessuti umani e trasfusioni; Gestione delle infrastrutture; Farmaci; Procedure interventistiche e di anestesia; Documentazione e comunicazione), indicando per ciascuno i criteri misurabili da applicare per garantire la massima sicurezza nell’assistenza.

Per arrivare alla definizione dei criteri si è operato in due fasi: la prima di elaborazione e confronto di tutte le norme in materia di sicurezza in sanità emanate in ambito europeo, da strutture nazionali e comunitarie; la seconda di validazione di quanto elaborato n 10 strutture ospedaliere italiane, autocandidatesi volontariamente (AOU Careggi- Firenze, ASL n.4 Toscana- Ospedale di Prato, Policlinico Universitario A.Gemelli- Roma, AOU Sant’Anna- Ferrara, Ospedale San Camillo De Lellis- Rieti, AOU Ospedali Riuniti- Ancona, ASL n. 3 Umbria- Ospedale di Foligno, ASO Santa Croce e Carle- Cuneo, AOU San Giovanni Battista Torino, ASL Torino 5).

Il progetto SANITAS oggi è dunque un concreto strumento operativo, a disposizione delle dirigenze e del personale sanitario delle strutture ospedaliere, che potranno realizzare una autovalutazione e una valutazione tra pari della sicurezza offerta ai pazienti negli ospedali italiani.

Molto interessante anche la sintesi del lavoro svolto dall’Osservatorio Buone Pratiche di Agenas, che realizza uno dei compiti assegnati all’Agenzia nell’Intesa Stato-Regioni del 2008, appunto quella di monitorare il diffondersi delle Buone Pratiche in materia di sicurezza. A circa cinque anni dalla suo avvio, i responsabili dell’Osservatorio stilano un bilancio positivo, con oltre 250 organizzazioni sanitarie coinvolte nelle iniziative dell’Osservatorio, migliaia di accessi al portale dedicato (21.506 tra giugno 2010 e maggio 2012) e workshop che hanno coinvolto tutte le Regioni, dei quali si offre una sintesi sulle pagine della rivista.

Ancora in tema di sicurezza, Monitor ospita anche i risultati del lavoro di monitoraggio sull’implementazione a livello aziendale sulla prevenzione degli eventi sentinella, curato dal gruppo di lavoro della Direzione generale della programmazione sanitaria del ministero della Salute, e un contributo della Regione Emilia Romagna sulla “mappatura” dei rischi, premessa indispensabile alla realizzazione di azioni efficaci per la sicurezza.

A completare il volume di Monitor, un articolo di Achille Iachino che affronta, sotto il profilo giuridico, il tema della responsabilità medica nell’aggiornamento della cartella clinica.

20 novembre 2012
© Riproduzione riservata


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