Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 02 MAGGIO 2024
Governo e Parlamento
segui quotidianosanita.it

Emergenza-Urgenza. Le proposte della commissione Sanità del Senato


19 APR - Sono riassunte in 7 punti le proposte della commissione Igiene e Sanità del Senato per far fronte alle criticità del sistema di emergenza-urgenza emerse dall’indagine conoscitiva illustrata oggi al Senato dal presidente della commissione Antonio Tomassini e dai senatori Fabio Rizzi, Raffaele Calabrò, Daniele Bosone, Michele Saccomanno e Ulisse Di Giacomo.

1.    Armonizzazione del soccorso extraospedaliero, con particolare riguardo all'omogeneizzazione dei mezzi dedicati allo stesso ed alla previsione di una forma di accreditamento delle organizzazioni di soccorso e delle relative società o cooperative che forniscono il personale, per lo meno su base regionale, possibilmente a partire già dai prossimi rinnovi delle convenzioni in essere, con la finalità di ottemperare ad un adeguato e costante livello qualitativo. Particolare attenzione deve essere prestata allo sviluppo dell'elisoccorso e soprattutto del trasporto neonatale oggi ancora insufficiente in vaste aree del Paese.

2.    Razionalizzazione delle figure professionali impegnate, prevalentemente in riferimento ai requisiti curriculari e formativi dei medici, che debbano possedere specifici training specialistici ed intraprendere percorsi formativi estremamente mirati. Necessità di raggiungere l'obiettivo di dotare i Dea (Dipartimenti di emergenza-urgenza accettazione) e gli Eas (Dipartimento d'Emergenza ad alta Specialità) di personale, medico e paramedico qualificato, con una pianta organica dedicata e con un rapporto di lavoro stabile.

3.    Implementazione dei supporti informativi ed informatici con standardizzazione per lo meno su base regionale, con l'obiettivo di uniformare tutti i sistemi regionali.

4.    Implementazione dei servizi di stroke unit e di emodinamica cardiologica interventistica nell'ambito dei Dea e degli Eas.

5.    Riorganizzazione di Dea  ed Eas, con l'identificazione puntuale di percorsi diagnostico-terapeutici privilegiati e procedure specifiche integrate per patologia, graduati per codice d'accesso, in grado di rispondere adeguatamente al livello di gravità dell'emergenza-urgenza e ridurre drasticamente i tempi di stazionamento dei pazienti all'interno delle strutture di Pronto soccorso e delle ambulanze all'esterno degli stessi.

6.    Riorganizzazione della medicina territoriale, finalizzata all'incremento della capacità di filtro nei confronti delle inutili richieste di prestazioni di pronto soccorso.

7.    Promozione ed ampliamento delle indicazioni e dell'utilizzo della telemedicina per il teleconsulto anche nella catena dei soccorsi extraospedalieri.

Dall’indagine, infatti, emerge che, “malgrado sia avvenuta l'elaborazione di apposite linee guida da parte della Conferenza Stato-Regioni, ancora profondamente diversificati appaiono i modelli gestionali della rete dell'emergenza-urgenza, a partire dal trasporto primario finanche all'accettazione ed al trattamento presso i Dea. Le uniche Regioni che hanno istituito delle Agenzie regionali per l'emergenza-urgenza sono la Lombardia (Areu) ed il Lazio (Ares)”, si legge nel documento di sintesi illustrato dai senatori.
Per quanto riguarda il trasporto, la commissione rileva come siano presenti “varie tipologie di mezzo di soccorso e svariate composizioni di equipaggi (rianimatore, al medico di guardia medica, infermiere professionale,volontario del soccorso) passando attraverso diversificate forme di soccorritori più o meno professionali. Tutte queste figure sono variamente intersecate tra salariate e volontarie, andando ulteriormente a diversificare le situazioni, con modalità estremamente difformi non solamente tra le varie Regioni, ma spesso anche all'interno della stessa Regione”.
Questo, secondo la commissione, “produce ripercussioni negative sull'offerta assistenziale al paziente (ritardi, lesioni iatrogene, gravi errori e ritardi diagnostico-terapeutici a causa dell'inappropriatezza della formazione medica”.

Ecco, in sintesi, le rilevazioni della commissione sulle 5 aree di approfondimento dell’indagine: emergenza cardiovascolare, emergenza traumatologica, emergenza cerebrovascolare, personale e formazione in medicina di urgenza, altri aspetti particolari come l’attivazione di un numero unico per l’emergenza, la trasmissione di informazione, l’elisoccorso, il trasporto neonatale.

1.    emergenza cardiovascolare
L’ottimizzazione dell’assistenza al cardiopatico acuto in Italia deve prevedere una riorganizzazione volta ad attenuare l’attuale disomogeneità organizzativa sul territorio nazionale. In tal senso, la Rete integrata cardiovascolare presuppone la realizzazione di un modello operativo basato sulla centralità delle cardiologie con UTIC ed emodinamica, collegate con gli ospedali periferici che non hanno questa dotazione, secondo l'articolazione hub and spoke.
Nel contesto della Rete integrata vanno in particolare definiti i percorsi dei pazienti complessi (angina instabile, infarto miocardico complicato) per potere mettere a disposizione le procedure diagnostiche e terapeutiche invasive in maniera uniforme per tutti i pazienti della provincia. A tal fine, l’istituzione del centralino operativo cardiologico appare uno strumento essenziale per coordinare al meglio il percorso terapeutico del paziente con infarto miocardio acuto.

2.    emergenza traumatologica
•    Dall'indagine scaturisce la proposta di avviare una sperimentazione triennale sui Trauma center, regionali o sovraregionali, in accordo tra Stato e Regioni, monitorandone gli outcomes per tre anni.
•    Per l'organizzazione del personale, risulta vincente l'approccio multidisciplinare offerto dal trauma team.
•    Nell'ambito della fase preospedaliera, si reputa necessario disporre di ambulanze medicalizzate al fine di assicurare sul luogo del trauma la diagnosi e le prime cure, nonché garantire la continuità dell'assistenza con l'intervento del trauma team a livello ospedaliero, nella prospettiva di ridurre i tempi del trasporto del ferito.
•    Quanto alla formazione del personale, occorre incentivare idonei programmi formativi concernenti il management del trauma team nelle situazioni di emergenza-urgenza. Si sottolinea l'esigenza di ricorrere anche ad incentivi economici per i traumatologi, nonché di offrire un'adeguata formazione degli specializzandi.

3.    emergenza cerebrovascolare
•    Si evidenzia la necessità di implementare in ogni Provincia una organizzazione dell'emergenza cerebrovascolare basata sul modello hub and spoke, fermo restando che ogni DEA individuato come centro hub deve disporre di una stroke unit in grado di svolgere operazioni di natura complessa, quali la trombolisi intrarteriosa.
•    In ogni centro spoke sia presente uno stroke team in collegamento telematico con un centro hub.
•    Si ribadisce altresì l'esigenza che ogni struttura dedicata al trattamento dell'ictus assicuri l'assoluta osservanza alle linee guida in materia, nonché garantisca l'avvio della riabilitazione del paziente nel modo più precoce possibile al fine di consentire il massimo recupero riabilitativo del paziente medesimo.

4.    Gestione del personale e formazione in medicina d'urgenza
I pronto soccorso italiani stanno soffrendo moltissimo per il crescente numero degli accessi, per le difficoltà legate al mancato adeguamento del personale e per il fatto di non aver usufruito in passato di un percorso formativo specialistico nel settore. è stato evidenziato che, oltre all'insegnamento di introduzione al pronto soccorso al primo anno e a un corso specifico e professionalizzante in emergenza e urgenza al sesto anno nell'ambito del corso di laurea in medicina e chirurgia, occorrerebbe prevedere una specifica formazione in tema di medicina di emergenza.

5.    aspetti particolari (attivazione del numero unico per l'emergenza, trasmissione informazione, elisoccorso, trasporto neonatale)
•    Attivazione del numero unico
E' stato illustrato il progetto attuativo del Numero unico per l'emergenza "112" istituito a livello europeo, destinato a conglobare le numerazioni attualmente dedicate al 113, al 112, al 115 e al 118 al fine di garantire, attraverso il sistema di telefonia fissa e mobile, la localizzazione effettiva del chiamante. Al riguardo, l'Italia è fortemente in ritardo rispetto agli altri Stati membri nell'esecuzione di tale progetto a livello tecnico-operativo.
•    Trasmissione informazioni
Quanto alle tecnologie di comunicazione e connessione, è stata evidenziata l'importanza delle tecnologie utilizzate per l'interconnessione della rete hub and spoke attraverso la telemedicina, mediante l'utilizzo delle soluzioni a banda larga per il consulto da remoto.
•    Elisoccorso
Sono stati evidenziati i limiti operativi dell'elisoccorso legati all'impossibilità di curare ad alta quota e all'incapacità degli elicotteri di volare in assenza di visibilità con il solo supporto strumentale. In proposito sono state illustrate le prospettive evolutive degli apparecchi di nuova generazione, come il convertiplano, che potrebbe essere utilizzato nel campo dell'elisoccorso in modo da consentire la navigazione strumentale autonoma. E' necessario predisporre un piano di interconnessione per l'elisoccorso al fine di ottimizzare la rete hub and spoke a livello regionale, nazionale e anche internazionale, nonché l'adeguamento dei relativi regolamenti di navigazione.
•    Trasporto neonatale
Il servizio dedicato è attivo 24 ore su 24 e provvede a tutte le richieste di trasferimento da e per qualsiasi struttura con personale che svolge prevalentemente o esclusivamente attività di trasporto neonatale. La mancata organizzazione del trasporto del neonato in emergenza in molte Regioni italiane, costituisce uno dei fattori critici dell'assistenza neonatale in Italia. Al riguardo forte è l'esigenza di ottimizzare il numero dei punti nascita e di assicurare la concentrazione delle gravidanze a rischio e il servizio di trasporto in emergenza del neonato e delle gestanti a rischio.
 

19 aprile 2011
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy