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Spending review. È in vigore la nuova ricetta che prevede il principio attivo


Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono entrate in vigore le nuove norme per la prescrizione dei farmaci stabilite con il decreto legge sulla spending review. Il medico è obbligato ad indicare sulla ricetta rossa, il linea generale, il nome del principio attivo invece del nome commerciale

16 AGO - Da ieri spazio ai farmaci generici e addio al farmaco di marca sulla ricetta rossa. Lo prevede il decreto legge sulla spending review entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. I medici dunque sono obbligati a indicare la sostanza-base della medicina anziché il nome di uno specifico prodotto sul mercato
 
Le nuove regole per i medici sono indicate nel Supplemento ordinario 173, al comma 11-bis dell'articolo 15 del decreto secondo cui:“Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti è tenuto ad indicare nella ricetta del Servizio sanitario nazionale la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco”.
 
Il medico ha anche la facoltà di indicare uno medicinale specifico “a base dello stesso principio attivo; tale indicazione è vincolante per il farmacista ove in essa sia inserita, corredata obbligatoriamente di una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità”. Ovvero, il medico, in casi particolari, motivando la sua scelta per iscritto, potrà ancora prescrivere uno specifico medicinale di marca in ricetta rossa. Dovrà però aggiungere la dicitura “non sostituibile” e il farmacista dovrà attenersi alla disposizione.
 
Il farmacista dovrà consegnare al paziente il farmaco generico, dal costo più basso, ma il paziente che si reca in farmacia sarà libero di chiedere una marca specifica, pagando il costo aggiuntivo.
 
Per evitare possibili, ma rari, inconvenienti nel passaggio da un medicinale all'altro, il ministero della Salute ha sottolineato che queste disposizioni "non riguardano le terapie croniche già in corso".
 
Il ministero ha precisato, tra l'altro, che “in attesa che i sistemi informatici per la compilazione della ricetta on line e per la trasmissione dei relativi dati, vengano adeguati alle nuove norme con l'indicazione del principio attivo, i medici prescrittori dovranno ricorrere a una compilazione parzialmente o totalmente manuale della ricetta, a seconda del software di cui dispongono". I sistemi informatici saranno adeguati "nel corso dei prossimi due mesi”.

16 agosto 2012
© Riproduzione riservata

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