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Decreto Balduzzi. Gli italiani ne sanno poco. Ma chi lo conosce è "entusiasta"


Voto 8,5 alla stretta sulle sigarette e 8,3 alle nuove norme per la nomina dei manager. Seguono la riforma delle cure primarie e la lotta alle ludopatie con voti sopra il 7. È quanto emerge da un’indagine Ispo che rileva, però, come solo il 15% del campione sia effettivamente "ben informato" sui contenuti del Decreto.

13 SET - Gli italiani promuovono a pieni voti la riforma Balduzzi. Anche se, in effetti, coloro che ne conoscono bene i contenuti e quindi sono in grado di esprimere un giudizio ponderato sono in realtà pochi, in pratica il 15% degli italiani. Ma anche chi non ne ha mai sentito parlare sembrerebbe premiarne le intenzioni.
A piacere soprattutto la lotta al fumo tra i minori e le nuove regole per la nomina dei dirigenti della sanità, che si aggiudicano entrambi voto superiore all'8. Ma premia anche l’annuncio di "mega ambulatori di medicina generale aperti h24" che incassa un voto superiore al 7, come le iniziative contro la ludopatia.

È quanto emerge da un sondaggio effettuato nei giorni scorsi dall'istituto di ricerca Ispo, diretto da Renato Mannheimer, su un campione rappresentativo di 800 intervistati. L’obiettivo era, sia quello di testare il livello di conoscenza del decreto tra gli italiani, che l’indice di gradimento dei suoi contenuti.

Quel che emerge è che, in linea di massima, gli italiani accolgono con favore le novità. Tanto che a parlare bene del Decreto sono sia le persone che ne conoscono bene i contenuti che coloro che ne hanno solo sentito parlare o neanche. Evidentemente l’Italia ha voglia di rinnovamento.

Ma vediamo nel dettaglio i risultati dell’indagine.

Il 32% degli intervistati non ha mai sentito parlare del Decreto Balduzzi, contro il 68% che la conosce. Di questi, tuttavia, solo il 15% ne conosce bene i contenuti, mentre il restante 53% la conosce per sentito dire o sommariamente. È comunque un dato importante quello che rileva come l’80% di chi la conosce bene o ne ha sentito parlare sia “entusiasta” del Decreto, giudicando positivamente almeno 4-5 provvedimenti. Un’ulteriore quota del 18% è comunque favorevole alla riforma, giudicando positivi 2-3 dei provvedimenti che contenente. Solo l’1% è poco favorevole all’approvazione del decreto, perché ne giudica positivamente solo 1 provvedimento. E solo l’1% giudica il Decreto negativamente non condividendone neanche un contenuto.

I laureati, le persone tra i 45 e i 65 anni, impiegati e insegnanti, soprattutto del Nord Est, e gli elettori di centrosinistra sono tra i più informati (con punte, in certi casi, dell'80%). Anche se "i più entusiasti", tra chi dice di conoscere la riforma, si mostrano i giovani tra i 18 e i 24 anni e gli studenti.

A piacere di più, tra chi conosce bene o poco la riforma, è soprattutto l’inasprimento delle sanzioni per i tabaccai che vendono sigarette ai minorenni, che da un voto da 1 a 10 si aggiudica un bell’8,5. Nonostante si tratti di una questione molto “interna” al settore, è ottimo anche il giudizio sulle norme per la nomina dei dirigenti Asl, che conquista l’8,3. Anche in questo caso, probabilmente, il dato denota il desiderio degli italiani di rinnovare e garantire trasparenza ed efficienza al sistema sanitario.
Voto 7,9 per il lancio del Fascicolo sanitario elettronico (che però non compare nella versione definitiva del decreto) e 7,5 per l’attenzione al gioco d’azzardo, considerata vera e propria malattia per la quale garantire assistenza e cura. Gradimento anche per la riforma delle cure primarie che si aggiudica un 7,4.

I voti si confermano comunque alti anche quando la domanda sulle preferenze è rivolta al campione generale, compresi, quindi, coloro che non conoscono la riforma ma a cui sono stati elencati alcuni dei provvedimenti previsti chiedendo di esprimere in ogni caso un giudizio. Sopra l’8 sia le norme sul fumo che quelle sulle nomine dei dirigenti (rispettivamente 8,3 e 8,1). Si aggiudica un 7,7 la parte inerente al fascicolo elettronico e 7,4 quella inerente al gioco d’azzardo. Confermato il voto 7,4 per la riforma delle cure primarie.

 

13 settembre 2012
© Riproduzione riservata

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