Sono 5 i milioni messi sul piatto per il potenziamento dei Next generation sequencing (NGS) di profilazione genomica dei tumori. Fondi ai quali potranno accedere gli Irccs pubblici e privati che già utilizzano test Next generation sequencing ad alta processività per la diagnostica clinica oncologica; hanno una consolidata esperienza, comunque superiore a due anni, nella esecuzione dei test e nelle procedure per la validazione di nuovi test; dispongono di bioinformatici clinici, ossia personale specializzato dedicato all’interpretazione dei dati di NGS.
È quanto stabilisce lo schema di Decreto che indica le modalità attuative per la destinazione e la distribuzione delle risorse per il potenziamento dei test NGS di profilazione genomica per i tumori arrivato sul tavolo della Conferenza Stato Regioni.
Il documento prende le mosse dalla legge 176 del 2020 e da successivi decreti che - con l’obiettivo di consentire il miglioramento dell’efficacia degli interventi di cura e delle procedure, anche alla luce degli sviluppi e dei progressi della ricerca scientifica applicata specificatamente alla prevenzione e alla terapia delle alterazioni molecolari che danno origine ai tumori - hanno autorizzato, per il 2021, la spesa di 5 milioni di euro in favore degli Irccs per il potenziamento dei test NGS
Il decreto sul tavolo della Stato Regioni definisce quindi le modalità per la destinazione e la distribuzione delle risorse e stabilisce i requisiti di cui devono essere dotati gli Irccs pubblici per accedere ai benefici.
La quota di finanziamento che spetta a ciascun Irccs con le carte in regola è calcolata con criteri specifici, illustrati nel documento, e sulla base dell’incidenza percentuale di ciascun Irccs sui 5 milioni di euro, che tiene conto del numero di pazienti, in carico agli Istituti, affetti da patologie oncologiche associate ad alterazioni genetiche actionable di livello I corrispondente ad “un abbinamento alterazione-farmaco già validato per tipo di tumore specifico e pertanto utilizzabile nella pratica clinica”, secondo la classificazione dell’Esmo Scale of clinical Actuinability for molecular targets (Escat).
Naturalmente sono esclusi tutti quegli Istituti soggetti a provvedimento di revoca del riconoscimento scientifico che non lo hanno rinnovato o sono in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa.
Per accedere ai fondi gli Irrcs devono presentare una richiesta secondo tempi e modalità che saranno stabilite con Decreto del ministero della Salute, il quale provvederà entro 60 giorni dalla ricezione delle domande a definire la quota spettante, le modalità di erogazione e rendicontazione, nonché quelle di recupero delle spese non eleggibili.