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Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. Ministero Salute: “In attesa aggiornamento Lea, istituito un apposito fondo”


"Nel confermare che la questione dell'adeguamento dei Lea è all'attenzione del Ministero, devo ricordare che la legge di bilancio n. 234 del 2021 prevede, comunque, nelle more dell'aggiornamento dei Lea, l'istituzione del Fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, sulla base del quale le regioni adottano appositi piani regionali". Così il sottosegretario Gemmato rispondendo all'interrogazione di Furfaro (Pd).

07 DIC -

"Nel confermare che la questione dell'adeguamento dei Lea è all'attenzione del Ministero, devo ricordare che la legge di bilancio n. 234 del 2021 prevede, comunque, nelle more dell'aggiornamento dei Lea, l'istituzione del Fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (Dna), sulla base del quale le regioni adottano appositi piani regionali finalizzati all'implementazione della rete integrata regionale per la presa in carico delle persone con Dna".

A specificarlo è stato il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, rispondendo ieri in Commissione Affari Sociali alla Camera all'interrogazione sul tema presentata da Marco Furfaro (Pd).

Riportiamo di seguito la risposta integrale del sottosegretario Gemmato.

"Ringrazio gli Onorevoli interroganti per i quesiti posti e rappresento quanto segue. I disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (DNA) rappresentano un problema di sanità pubblica di crescente importanza, per la loro progressiva diffusione e per l'esordio sempre più precoce tra i giovani. Difatti il tema della corretta alimentazione costituisce, nelle politiche di promozione della salute curate dal Ministero della salute, un importante obiettivo strategico, il quale viene perseguito, in modo coordinato e sinergico, negli ambiti delle varie competenze istituzionali.

Devo ricordare, al riguardo, che i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione rientrano a pieno titolo nei disturbi dell'area salute mentale, come rilevabile dall'analisi dei principali sistemi di classificazione utilizzati a livello mondiale.

Con specifico riferimento alle azioni dirette all'attuazione di quanto previsto dall'articolo 1, comma 687, della legge n. 234 del 2021 ritengo doveroso ricordare che l'aggiornamento dei LEA è affidato dalla legge 208 del 2015 alle proposte formulate dalla apposita Commissione LEA.
L'aggiornamento dei LEA, in particolare, consiste nell'inclusione di nuove prestazioni e/o servizi; nella modifica di prestazioni e/o servizi già inclusi nei LEA o nell'esclusione di prestazioni e/o servizi inclusi nei LEA.
La modifica delle «aree», invece – in questo caso specifico relativa allo spostamento dei DNA dall'area della salute mentale in un'area specifica, – non rientra nelle competenze affidate alla Commissione LEA, bensì attiene al tema dello standard di classificazione delle malattie e dei problemi correlati, sa cura dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
In particolare i DNA risultano inseriti nella classificazione International Classification of Diseases, 9th revision ICD9 – attualmente in uso, nel capitolo V «Disturbi mentali».

Anche nella successiva versione ICD10, i DNA, comunque, risultano inseriti nel settore 5 «Disturbi psichici e comportamentali», tra le «Sindromi comportamentali associate a disfunzioni fisiologiche e a fattori fisici».
Per quanto di precipua competenza della Commissione LEA, invece, ritengo opportuno evidenziare che nell'ambito della proposta di aggiornamento conclusiva dei lavori della Commissione medesima nella sua ultima composizione – cessata nel luglio 2023 –, è contenuta una proposta di aggiornamento delle prestazioni in esenzione per soggetti affetti da anoressia nervosa e da bulimia nervosa (Codice esenzione 005) in base alle più recenti evidenze scientifiche in materia di monitoraggio e prevenzione delle complicanze di tali patologie.
Ciò consente alle persone con i disturbi in questione il diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo di alcune prestazioni di specialistica ambulatoriale e di laboratorio, volte al monitoraggio delle patologie e loro complicanze.
La predetta proposta è attualmente all'attenzione del Ministro concertante (MEF) e, nel momento in cui verrà acquisito il previsto assenso tecnico, proseguirà l'iter disegnato dalla legge n. 208 del 2015.

Fermo restando quanto sopra, nel confermare che la questione dell'adeguamento dei LEA è all'attenzione del Ministero, devo ricordare che la legge di bilancio n. 234 del 2021 prevede, comunque, nelle more dell'aggiornamento dei LEA, l'istituzione del Fondo per il contrasto ai disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, sulla base del quale le regioni adottano appositi piani regionali finalizzati all'implementazione della rete integrata regionale per la presa in carico delle persone con DNA".

Marco Furfaro (Pd), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta, evidenziando che per affrontare i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione servono interventi multidisciplinari, non potendo essere classificati esclusivamente nell'ambito dei disturbi dell'area della salute mentale. Segnala che la previsione di un budget autonomo per gli interventi in tale ambito, introdotta con dalla legge di bilancio per il 2022, consentirebbe di promuovere un'azione efficace. Si dichiara quindi stupefatto di quanto affermato nella risposta circa la prevalenza di una classificazione dell'Organizzazione mondiale della sanità rispetto a una norma di legge. In conclusione, ribadisce la necessità di dare piena attuazione a una legge approvata dal Parlamento per rispondere alle esigenze segnalate dalle associazioni dei pazienti, confermando l'impegno del suo gruppo per un rapido raggiungimento di tale obiettivo.



07 dicembre 2023
© Riproduzione riservata

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