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Lorenzin: “Voglio chiudere il Patto per la Salute prima della legge di stabilità" 


Dal 9 settembre si riapre il tavolo per il Patto della Salute. L’annuncio ieri sera alla Festa nazionale del Pd di Genova. Marini (Pd): “Questo Governo vuole il dialogo con le Regioni”. L’auspicio del ministro è che il Patto si chiuda prima della legge di stabilità per garantire una reale programmazione degli interventi.

03 SET - “Il tavolo sul Patto della Salute si riapre il 9 settembre. Spero che riusciremo a chiudere questo Patto anche prima che cominci la discussione sulla Legge di Stabilità, così da mettere in campo una reale programmazione degli interventi che le Regioni dovranno fare nei prossimi anni”.
 
L’annuncio è arrivato ieri sera al dibattito sulla salute nell’ambito della Festa nazionale del Pd in corso a Genova. A darlo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, sul palco insieme a Catiuscia Marini, Lionello Cosentino, Emilia De Biasi e Claudio Montaldo.
 
Per Catiuscia Marini, presidente della regione Umbria e membro della segretaria nazionale del Pd con delega alla sanità, “questo governo ha dimostrato volontà di dialogare”. “In questi anni – dice - il tema si è affrontato con la testa al ministero dell’Economia. È necessaria un’alternativa all’attuale compartecipazione dei cittadini, perché adesso chi ha più bisogno paga di più”.
 
A questo proposito Lorenzin, sottolinea che “gli sprechi sono intollerabili nella sanità. La nostra società tende a invecchiare e questo è un problema che incide anche sul sistema sanitario, dobbiamo costruire un sistema di welfare che regga nel futuro, ridurre la spesa ospedaliera riconvertendo le strutture. Le regioni devono essere più autonome nel garantire il servizio. Dobbiamo superare la concorrenza regionale e fare marketing sulla buona sanità italiana, per valorizzare quello che di buono c’è”.
 
Per garantire una pianificazione attenta ai bisogni dei cittadini serve un’analisi approfondita. Lionello Cosentino, responsabile del Forum Salute del Pd, propone di istituire degli indicatori che misurino la qualità del servizio e i tempi d’attesa, perché “spesso – annuncia Cosentino - la differenza tra la vita e la morte sta proprio nei tempi d’attesa per le cure necessarie”.
 
La senatrice del Pd e presidente della Commissione Igiene e Sanità, Emilia de Biasi, introduce il tema della prevenzione “In questi anni la prevenzione è passata in secondo piano rispetto a un’idea di sanità troppo istituzionale. Il primo obiettivo è far tornare negli italiani la fiducia di curarsi. Dobbiamo legiferare per avvicinare le istituzioni ai problemi effettivi delle persone, per riconoscere le varie professionalità e riconoscere e curare le malattie rare”.
“Mi piacerebbe che si introducesse una modifica nella governance – chiude Claudio Montaldo, assessore alla salute della regione Liguria - che il ministero della salute si assuma vincoli economici per non lasciare che le regioni in difficoltà si confrontino con il ministero dell’economia”.

03 settembre 2013
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