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Legge di Stabilità. Le Regioni dicono sì, ma chiedono 11 miliardi in più per la sanità. Sei per il fondo e cinque per costruire nuovi ospedali. Ecco tutti gli emendamenti


Ieri il sì dalla Conferenza Unificata. Ma a certe condizioni. E per la sanità in particolare queste si traducono in più risorse. Intanto certezza che sul Fondo sanitario vi siano 2 miliardi in più per il mancato gettito del ticket e poi anche sugli investimenti per i quali si chiedono 5 miliardi in tre anni. In tutto un pacchetto che nel triennio 2014/2016 vale 11 miliardi di euro. TUTTI GLI EMENDAMENTI

15 NOV - Fondo sanitario nazionale da 109,9 miliardi per il 2014 e 5 miliardi in più per l'edilizia sanitaria nel triennio 2014-2016. Altri 172,8 milioni all’anno per il triennio 2013-2015 per gli emoindennizzi. E poi la possibilità per le aziende del Ssn di conferire incarichi ai propri dipendenti a tempo indeterminato per lo svolgimento di attività particolari al di fuori dell'orario di lavoro utilizzando risorse economiche provenienti da finanziamenti privati. Infine assicurare alle Regioni che quote di anticipazione attribuite alle per investimenti in sanità ma non richieste restino nelle disponibilità delle Regioni per il completamento dei programmi di investimento tecnologici in sanità e dei relativi pagamenti alle imprese. Queste le richieste delle Regioni a cui rispondere con la Legge di Stabilità.

“Abbiamo ottenuto risposte concrete e garanzie. Il nostro giudizio al momento è positivo, anche se abbiamo naturalmente evidenziato che permangono criticità su cui bisognerà assolutamente ritornare”, ha affermato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, uscito dalla Conferenza Unificata nel corso della quale le autonomie locali hanno espresso al Governo la loro posizione sulla Legge di Stabilità e illustrato le proprie proposte di modifica (vedi il documento integrale).
 
 
Per la sanità chiesti 11 miliardi in più nel triennio
Per la sanità, come abbiamo visto, le proposte contengono soprattutto una richiesta: quella di scrivere nero su bianco che il fondo sanitario da ripartire per il 2014 sarà di 109,9 miliardi e non di 107,9 come scritto nella precedente legge di stabilità e poi che siano trovati 5 miliardi di euro nel 2014/2016 da destinare alla costruzione di nuovi ospedali e all'adeguamento degli attuali alle norme antisismiche e antincendio. In tutto, calcolando 2 miliardi l'anno in più per la copertura dei ticket e i 5 per gli investimenti, fanno un pacchetto pari a 11 miliardi da qui al 2016. Una richiesta importante scritta anch'essa con chiarezza nelle proposte emendative ma che ieri, così come la stiamo riassumendo non era emersa in tutta la sua portata.
 
Ma ecco il quadro di tutti gli emendamenti riguardanti la sanità:

Fondo sanitario nazionale (N. 13 punto 1)
Le Regioni chiedono che sia garantito per il 2014 lo stanziamento di 109,9 miliardi, "così come concordato lo scorso luglio con i ministri Lorenzin e del Rio"

Edilizia Sanitaria (N. 13 punto 2)
Le Regioni chiedono poi che sia incrementato di 5 miliardi il fondo per l'edilizia sanitaria da utilizzare "per la costruzione di ospedali di riferimento regionale e/o policlinici universitari nonché per l'adeguamento degli stessi alla normativa in materia di antincendio e antisismica).

Emoindennizzi (N. 13 punto 3)
L’emendamento prevede che per ciascuno degli anni 2013-2014-2015 sia garantita alle Regioni la spesa di 172.865.662. Un'ulteriore spesa di 60 milioni dovrà essere prevista per la corresponsione degli arretrati dovuti per la rivalutazione dell'indennità integrativa speciale.

Risorse per gli investimenti (N. 9)
Si chiede di assicurare alle Regioni in equilibrio finanziario che le risorse messe a disposizione a titolo di anticipazione per la seconda tranche del 2013 e nell’anno 2014 e non richieste per le finalità previste rimangano nelle disponibilità delle Regioni per il completamento dei programmi di investimento tecnologici in sanità e dei relativi pagamenti alle imprese.

Personale del Ssn (N. 11)
Le Regioni chiedono di valorizzare le risorse umane, gli enti e le aziende del Ssn prevedendo la possibilità, per le strutture, di conferire incarichi ai propri dipendenti a tempo indeterminato per lo svolgimento di attività particolari al di fuori dell'orario di lavoro utilizzando risorse economiche provenienti da finanziamenti privati, cioè da "donazioni, lasciti ereditari nonché finanziamenti finalizzati ad attività di ricerca o di miglioramento dell’offerta assistenziale".

15 novembre 2013
© Riproduzione riservata

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