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Precari Ssn. Intervista a Fadda: “Nuovo testo entro la prossima settimana. Coinvolti circa 65mila lavoratori”


Così il sottosegretario alla Salute al termine della riunione con i sindacati della dirigenza medica, sanitaria e amministrativa e del comparto. “Entro giovedì raccoglieremo le loro proposte di emendamento da valutare insieme al Mef e alla Funzione Pubblica. E poi in Stato Regioni”. L'obiettivo è garantire tutti i precari.

19 NOV - Oggi pomeriggio si è svolto l'atteso incontro al ministero della Salute con i sindacati della dirigenza e del comparto del Ssn per esaminare la bozza di Dpcm per l'apertura di concorsi ad hoc e per la proroga dei contratti a tempo determinato del personale dirigente del Ssn e degli enti di ricerca.
Le prime reazioni dei sindacati, che hanno apprezzato la disponibilità del ministero e il metodo del confronto, sono state però freddine (vedi approfondimenti). Soprattutto su un punto: quello della stabilizzazione o quantomeno della proroga dei contratti atipici che nel decreto presentato dal sottosegretario alla Salute Paolo Fadda non vengono citati apertamente.
 
Al termine dell'incontro abbiamo raggiunto lo stesso Fadda.
 
Sottosegretario ha visto le reazioni dei sindacati, che ne pensa?
Prima di tutto ho colto l'apprezzamento per il metodo del confrronto. E non è poco. Oggi abbiamo presentato una bozza di Dpcm  e a seguito della discussione odierna abbiamo chiesto che venissero presentate proposte di emendamento entro giovedì prossimo. A quel punto le valuteremo insieme al Mef e alla Funzione pubblica per elaborare un testo definitivo da sottoporre al confronto con le Regioni. 
D'accordo, ma i sindacati lamentano il rischio che molti precari, soprattutto quelli con contratti atipici, potrebbero restere fuori.
 
Il problema delle proroghe esiste.  E il ministero della Salute per primo lo vuole risolvere. Ma probailmente servirà un passaggio legislativo perché   le norme dalle quali è scaturito il Dpcm consentono solo la proroga di quei posti che devono essere messi a concorso. I sindacati hanno posto l’attenzione su questo punto dicendo che, in tal modo, non si andrà a prorogare la totalità del personale precario con potenziali rischi di un collasso dell’intero sistema. Questa è una battaglia che dovrà essere condotta dalle organizzazioni sindacali ma anche dallo stesso Ministero della Salute per riuscire ad arrivare ad una proroga con una norma di legge ad hoc per tutti gli attuali precari, che dovrebbero essere circa 60-65mila. Considerando anche che tutto ciò non ha oneri aggiuntivi per il Ssn perché per l'appunto si tratta di proroghe di contratti già in essere.
 
E per le Regioni in Piano di rientro?


Abbiamo esaminato anche questo aspetto. Anche perché sappiamo bene quanto queste Regioni siano già penalizzate dal blocco del turn over. Nello stesso modo e va affrontata la situazione speculare di quelle Regioni che non hanno problemi di bilancio e che potrebbero risolvere più facilmente la questione.

19 novembre 2013
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