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Ciao 2013/12. Nicchi (Sel): “Il bilancio è insufficiente, c’è ancora molto da fare” 

di Stefano Simoni

Giudizio negativo sul 2013, perché “quando milioni di persone non si curano per mancanza di soldi, siamo di fronte ad una sconfitta”. Allora cosa fare? “Rifinanziare il Ssn in modo qualitativo, secondo obiettivi di salute”.  E per i soldi, “lotta senza quartiere alla corruzione e agli sprechi”.

07 GEN - “Il bilancio è preoccupante perché quando milioni di persone, come dicono le ultime statistiche, non si curano per mancanza di soldi, siamo di fronte ad una sconfitta. Per noi l’accesso alle cure per tutti rimane una questione fondamentale, la chiave qualitativa su cui misurare il Ssn che vogliamo resti pubblico e universale. Nel momento in cui a milioni si allontanano dalle cure siamo di fronte ad un campanello d’allarme che ci fa chiudere l’anno con un grave problema”. Questo il bilancio di Marisa Nicchi, deputata di Sel e componente della Commissione Affari Sociali della Camera.
 
Onorevole se questa è la cornice che priorità indica per quest’anno appena iniziato?
Il rifinanziamento del Ssn in modo qualitativo secondo obiettivi di salute. In più non posso nascondere la preoccupazione per il fatto che per il 2015 la legge di stabilità prevede ulteriori tagli che superano il miliardo.
 
Lei è giustamente preoccupata, ma di fronte a questa situazione come si dovrebbe agire?
Attraverso il rifinanziamento che affermerebbe non solo il diritto fondamentale di tutela della salute per tutti, attualmente negato dai dati, ma anche il rilancio per lo sviluppo economico, la ricerca, l’innovazione tecnologica e il buon lavoro. Noi abbiamo fatto una battaglia importante soltanto parzialmente conclusa che era di dare le borse di studio necessarie per il completamento dei corsi di formazione per i giovani medici. Nella legge di stabilità abbiamo ottenuto un aumento di 30 milioni che però copre solo una parte del fabbisogno e infatti non affronta il nodo del riconoscimento giuridico e finanziario delle altre professioni sanitarie.
 
Questo governo è in grado di fare quanto da lei appena enunciato?
Queste sono battaglie politiche che il governo non riesce a fare. In particolare noi chiediamo due cose. La prima: una lotta senza quartiere alla corruzione e agli sprechi che sono nel Ssn in modo da liberare risorse utili da destinare al sistema. La seconda, mettere mano alla redistribuzione delle risorse anche attraverso un sistema fiscale più equo che vada a prendere i soldi la dove ci sono per reinvestirli
 
Ma il legislatore non ha anch’egli delle responsabilità?
Noi come Sinistra ecologie e libertà siamo all’opposizione e abbiamo presentato degli emendamenti al ddl stabilità che sono andati in questo senso. Poi certo bisogna che si costruiscano le maggioranze forti e stabili e quella attuale, che sostiene il governo certamente è strana.
 
Dunque meglio il voto a questo punto?
Prima occorre fare la legge elettorale, non possiamo permetterci di andare a votare con una legge che la Corte Costituzionale ha cassato, poi occorre continuare il lavoro perché la società non può aspettare e infine, scritte le nuove regole ci misureremo su proposte di politica alternative. 

07 gennaio 2014
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