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Semplificazione PA. I cittadini chiedono un migliore accesso ai servizi sanitari. Il rapporto


Resi noti dal ministero della Funzione Pubblica i risultati della consultazione pubblica sulle "100 procedure più complicate da semplificare". Al terzo posto, per i cittadini, c’è la salute e al quarto le procedure per i disabili. La prenotazione delle prestazioni sanitarie è la criticità più segnalata (33,7%) nell’ambito del servizio sanitario. IL RAPPORTO.

16 APR - La sanità ha bisogno di essere semplificata. Lo chiedono i cittadini, coloro che con la sanità e i suoi ostacoli hanno a che fare ogni giorno. La necessità emerge dal rapporto "Semplificazione: cosa chiedono i cittadini e le imprese" appena pubblicato dal ministero della Funzione Pubblica sulla base dei risultati della consultazione telematica sulle "100 procedure più complicate da semplificare", che ha raccolto le indicazioni e le proposte nate dall'esperienza quotidiana di chi ha a che fare con la pubblica amministrazione.

Alla consultazione (organizzata in collaborazione con la Conferenza delle Regioni, l'ANCI e l'UPI) hanno partecipato circa 2.000 tra cittadini e imprese, inviando contributi e storie che offrono uno spaccato della complicazione burocratica in Italia. Il rapporto presenta, inoltre, una classifica delle complicazioni burocratiche più difficili da superare.

In cima alla graduatoria delle complicazioni appaiono il fisco e l'edilizia. Seguono, per i cittadini, l'accesso ai servizi sanitari, le procedure per i diversamente abili e gli adempimenti in materia di lavoro e previdenza. Per le imprese le ulteriori insidie burocratiche vengono dalle autorizzazioni per l'avvio delle attività di impresa, dal DURC e dalla documentazione da presentare per la partecipazione agli appalti e dagli adempimenti formali in materia di sicurezza del lavoro.

“Questi risultati rappresentano, per il Governo, una base conoscitiva indispensabile per avviare una nuova politica di semplificazione, in grado di rispondere alle domande di cittadini e imprese”, spiega il ministero in una nota.

Ma vediamo, in dettaglio, cosa lamentano di più i cittadini in tema di sanità.

Le complicazioni nell’accesso ai servizi sanitari, che costituiscono il 6,4% del totale delle segnalazioni pervenute dai cittadini. In particolare i cittadini segnalano difficoltà nella prenotazione delle prestazioni sanitarie (indicato dal 33,7% di coloro che hanno evidenziato tali problematiche); nella prescrizione dei farmaci per chi è affetto da patologie croniche o invalidanti (14,5%); nelle modalità di pagamento delle prestazioni sanitarie (12,0%) e di ritiro dei referti (10,8%); nel cambio del medico di base (9,6%) e nelle procedure relative all’esenzione dal pagamento del ticket sanitario (7,2%).
Per risolvere queste problematiche, le loro proposte concernono soluzioni come la possibilità di scegliere online il medico di base, di prenotare più facilmente le visite specialistiche, di potenziare l’uso del web per il ritiro dei referti e la procedura online per l’esenzione del ticket.

Quanto alle complicazioni negli adempimenti per i diversamente abili, che costituiscono il 4,5% del totale delle segnalazioni pervenute, i cittadini segnalano al primo posto problemi di riconoscimento dell’invalidità (indicate dal 36% di coloro che hanno evidenziato tali problematiche); all’erogazione di ausili e protesi (26,53%); al rilascio e al rinnovo della patente di guida (20,41%). Viene considerata particolarmente onerosa la ripetitività degli adempimenti necessari per l’accesso ai benefici connessi all’invalidità, al rilascio del contrassegno per gli invalidi, al riconoscimento del diritto ai permessi retribuiti ai sensi della legge n. 104/1992 e alle agevolazioni fiscali. Spesso, viene richiesta da parte di amministrazioni diverse la stessa documentazione, con una perdita di tempo e di risorse ancora più insopportabile per chi ha problemi di mobilità. I cittadini chiedono quindi di ridurre gli oneri per i diversamente abili e unificare gli adempimenti.

 

16 aprile 2014
© Riproduzione riservata

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