Obbligo Pos. Mandelli (Fi): "Sanzioni sarebbero beffa"
Così il responsabile per i rapporti con le professioni di Forza Italia ha commentato questa possibilità, palesata dal sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti, nel corso di un'audizione in commissione Finanze. "Restiamo convinti che l'obbligo sia sbagliato e che bisognerebbe incentivare i consumi elevando la soglia massima di uso del contante".
07 NOV - "La questione del Pos obbligatorio è nata male: il governo ha affrontato il problema partendo dalla coda, cioè dall'introduzione dell'obbligo, e non è più riuscito a venirne a capo". Lo ha dichiarato in una nota il senatore
Andrea Mandelli, responsabile per i rapporti con le professioni di Forza Italia, commentando
l'audizione in commissione Finanze del sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti.
"Introdurre sanzioni per chi non è in regola con questa imposizione - spiega Mandelli - sarebbe una beffa e significherebbe proseguire con un modus operandi viziato alla base: prima di ragionare su eventuali 'punizioni', infatti, bisognerebbe mettere esercenti e professionisti nelle condizioni di adeguarsi alle nuove disposizioni, riducendone di molto i costi e prevedendo una gradualità nell'applicazione del precetto. Per fortuna, il sottosegretario Zanetti smentisce sia stata già presa una decisione e speriamo dunque che il governo scenda a più miti consigli. Ma, per parte nostra - ha concluso il senatore di Fi - restiamo convinti che l'obbligo sia sbagliato e che, invece di ostacolare i consumi, bisognerebbe incentivarli elevando la soglia massima di uso del contante".
07 novembre 2014
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