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Alimenti. Stato e Regioni si organizzano contro frodi e contraffazioni. Scatta il “Piano nazionale” per la sicurezza e la qualità alimentare


Osservati "speciali" olio, latte e derivati, molluschi e miele. Attenzione alla "biologica" e alle indicazioni geografiche di produzione. Monitorata tutta la "filiera alimentare", dalla produzione al consumo finale. Entro il 31 gennaio le Regioni dovranno avviare la realizzazione del piano locale. Obiettivo, una rete nazionale di controlli a partire dal 1 gennaio 2017.

22 GEN - E' già entrato in fase operativa il Piano nazionale integrato 2015-2018 frutto dell'accordo Stato Regioni del 18 dicembre scorso. Obiettivo del Piano quello di mettere in sinergia le azioni locali e nazionali di controllo alimentare e contrasto a frodi e contraffazioni. Per farlo Stato e Regioni hanno tempo fino al 1 gennaio 2017 quando, Piano nazionale e Piani regionali, dovranno essere perfettamemte allineati su scopi, metodi e obiettivi.
 
Tre gli obiettivi strategici: 
- Tutela del consumatore e della leale concorrenza mediante il mantenimento di un elevato livello di protezione della salute umana, della salute degli animali, della sanità delle piante e della sicurezza alimentare;
- Lotta alle frodi e alla contraffazione;
- Difesa delle produzioni agroalimentari anche mediante l'analisi del ciclo di vita dei prodotti delle filiere produttive agroindustriali.

Quattro gli obiettivi di "filiera": 
- Contrasto alle frodi e agli illeciti a danno dei consumatori e degli operatori anche attraverso la cooperazione e il coordinamento tra le diverse autorità competenti e gli altri organi proposti al controllo;
- Tutela della sicurezza e qualità delle produzioni da agricoltura biologica;
- Tutela della sicurezza e qualità delle Indicazioni Geografiche registrate, anche mediante la protezione “ex officio”.
 
Quattro "osservati speciali" (fermo restando che anche tutte le altre filiere produttive sono oggetto delle attività di controllo): 
- olio d'oliva;
- latte e derivati;
- molluschi bivalvi;
- miele ed altri prodotti dell’alveare.

In considerazione dell'ordinamento nazionale, le Regioni e Province autonome predispongono e coordinano i Piani Regionali Integrati in coerenza con la struttura e con i criteri fondanti del Piano Nazionale Integrato. A tal fine, analogamente a quanto previsto a livello centrale, ciascuna Autorità Competente Regionale per la sicurezza degli alimenti individua, entro il 31 gennaio 2015, un Punto di contatto Regionale per il PRI.
Dal momento che i PRI rappresentano una declinazione operativa a livello territoriale del Piano Nazionale, essi dovranno essere predisposti in modo che l'organizzazione dei contenuti sia coerente con quella del PNI e dovranno essere relativi ad un corrispondente periodo di vigenza. Tale allineamento tra i PRI ed il PNI dovrà essere completato da tutte le Regioni e Province autonome entro il 1° gennaio 2017.
 
Per l'occasione il Ministero della Salute ha realizzato un sito web interamente dedicato al Piano nazionale integrato con nuovi indici e tag.

22 gennaio 2015
© Riproduzione riservata

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