Decreto appropriatezza. Gelli (Pd): “Su questo tema chiediamo la collaborazione dei medici”
“Nel mentre mi impegno a portare a termine nel più breve tempo possibile il ddl sulla responsabilità medica per aiutarli a contrastare il fenomeno della medicina difensiva. Insieme possiamo liberare risorse da reinvestire nella professione, sbloccando il turnover, stabilizzando i precari e procedendo al rinnovo dei contratti". Così il responsabile sanità Pd interviene sul decreto. Quanto alle sanzioni: "Una mediazione è possibile".
29 SET - “La lotta all’inappropriatezza, un fenomeno denunciato negli anni dagli stessi medici, è sacrosanta. Su questo punto non si torna indietro. Ricordiamo che la ormai famosa lista delle 208 prestazioni specialistiche a prescrizione limitata è un documento tecnico-scientifico stilato dal Ministero della Salute e, successivamente, analizzato e integrato dal Consiglio superiore di sanità. Su questo elenco, inoltre, è stato aperto un confronto con i sindacati medici ai quali è stata data piena libertà di intervento per eventuali modifiche da apportare. Quindi, asserire che è la politica a voler decidere quale esame medico è giusto o non giusto prescrivere ad un paziente non è corretto né veritiero”. Così il responsabile sanità del Pd,
Federico Gelli, è intervenuto sul decreto appropriatezza.
“Ogni anno vengono sprecati miliardi di euro per esami inutili che, non solo pesano sulle casse pubbliche, ma nuocciono ai cittadini andando ad infoltire liste d’attesa già di per sé lunghissime. Chiediamo la collaborazione dei medici per porre fine a questo fenomeno. Nel mentre, mi impegno a portare a termine nel più breve tempo possibile il ddl sulla responsabilità medica per aiutarli a contrastare il fenomeno della medicina difensiva. Insieme possiamo liberare risorse da poter reinvestire nella professione, sbloccando il turnover, stabilizzando i precari e procedendo al rinnovo dei contratti. Quanto alle sanzioni - ha concluso Gelli - lo stesso premier Renzi ha di recente aperto a possibili modifiche. Una mediazione è possibile”.
29 settembre 2015
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