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Ddl Lorenzin. Fimmg formazione: “Positiva ripresa dei lavori e Odg su trattamento economico borse Mg. Ma vigileremo”


Il settore del sindacato dei medici di famiglia plaude alla ripresa dei lavori del Ddl che contiene la riforma delle professioni. Ma avverte: “Dobbiamo essere realisti e chiarire che il tanto agognato adeguamento della borsa di studio non ci sarà semplicemente su decisione del governo, bensì anche delle Regioni”.

06 FEB - Il Settore Formazione della FIMMG “accoglie con favore” la notizia della ripresa dei lavori in commissione Sanità al Senato sul Ddl Lorenzin riguardo le sperimentazioni cliniche e la riforma delle professioni.
 
Il sindacato in una nota “prende atto che gli emendamenti a prima firma di Luigi d'Ambrosio Lettieri (CoR) sono stati trasformati in Ordini del giorno e accolti dalla XII commissione ed il secondo, che riguarda proprio noi medici in formazione, rimodula quanto previsto dal DL Balduzzi (art 1 - comma 5 DL 158/2012) che consentirebbe ai corsisti di medicina generale di diventare risorse per i servizi aziendali della medicina convenzionata e di svolgere attività professionalizzanti remunerate. In sostanza rispetto a quanto già previsto dalla legge Balduzzi cambia il campo di gioco, infatti quest’ultima rimandava eventuali decisioni in merito al patto della salute, mentre ora la palla passa all’interno dell’Accordo Collettivo Nazionale come sin da tempi remoti veniva sostenuto da questa OS.
 
La strada è ancora lunga. Fimmg formazione però evidenzia come “nonostante l’impegno profuso affinché questo provvedimento si realizzasse, le attività professionalizzanti inserite nel patto della salute furono cassate nel 2014. In seguito FIMMG Formazione lanciò addirittura una petizione che nonostante le oltre 5000 firme raccolte venne ignorata”.
 
“Sarebbe dunque facile fare – prosegue la nota - un bel proclamo plaudendo alla notizia invece, anche rischiando di essere impopolari, dobbiamo essere realisti e chiarire che il tanto agognato adeguamento della borsa di studio non ci sarà semplicemente su decisione del governo, bensì anche delle Regioni, che seppure non vengano mai citate nei vari comunicati, hanno la responsabilità negoziale, per cui non è detto che una volta arrivate in ACN le attività professionalizzanti vengano accolte. Timeo Danaos et dona ferentis, con queste premesse monitoriamo con cautela l’attenzione mostrata in commissione Sanità verso il Corso di Formazione Specifica  in Medicina Generale e ci auguriamo che questi provvedimenti siano il preludio ad un reale impegno affinché vengano realizzate le tanto agognate attività professionalizzanti. Non vorremmo che tali misure fossero l’ennesimo tentativo del Governo di eludere il problema scaricandolo alle Regioni”.
 
Il sindacato infatti sottolinea che “la trasformazione di emendamenti in odg potrebbe anche non avere alcun seguito, come troppo spesso accade, rendendo quella che poteva essere un’ottima notizia, l’ennesima amara  illusione per tutti i colleghi in formazione. Inoltre non vorremmo che tale provvedimento aleatorio fosse l’ennesimo edulcorante creato per indurre i colleghi ad accettare cambiamenti impopolari come la graduatoria unica nazionale. Saremo quindi ancora più vigili, se è possibile, affinché si realizzi davvero ciò che a tutti gli effetti è un vero e proprio diritto, una retribuzione finalmente sufficiente per tutti gli aspiranti medici di medicina generale in formazione”.
 
Criticità sono ancora molte. “Purtroppo – evidenzia la Fimmg - le criticità della formazione in MG non si fermano all’esiguità della borsa di studio: è fortemente carente la tutela della maternità e della malattia, c’è necessità di una corretta programmazione del contingente di medici da formare, c’è la necessità di uniformare e innalzare la qualità delle formazioni regionali attraverso l’armonizzazione dei programmi formativi e la realizzazione di un Core Curriculum Nazionale”.
 
In conclusione Fimmg Formazione chiarisce che “è assolutamente favorevole all’introduzione delle attività professionalizzanti, in quanto consentirebbero in un colpo solo di migliorare la formazione in medicina generale, sia in termini formativo-esperenziali sia in termini remunerativi, senza alcun aggravio di spesa per il bilancio del SSN. Seguiremo attentamente gli sviluppi del Ddl Lorenzin sperando che le attività professionalizzanti si possano realizzare concretamente e non rimangano solo una brutta storia da tramandare ai posteri”.

06 febbraio 2016
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