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Eterologa. Lorenzin: “Sentenza Consulta non è immediatamente esecutiva”. Gallo (Ass. Coscioni): “Non cerchi scuse”


Il ministro della Salute, commentando l'arresto del noto ginecologo Severino Antinori, ha ricordato come la sentenza della Consulta avesse bisogno di molti interventi di adeguamento normativo, "che abbiamo fatto subito e completamente per quanto riguarda le nostre competenze". Pronta la replica della segretaria dell'Associazione Luca Coscioni: "La sentenza era ed è immediatamente esecutiva, Lorenzin si impegni per il rispetto della legge".

15 MAG - Botta e risposta a distanza tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e la segretaria dell'Associazione Luca Coscioni, Filomena Gallo, sulla fecondazione eterologa. Il ministro Lorenzin, commentando l'arresto del noto ginecologo Severino Antinori, avvenuto nei giorni scorsi, con l'accusa di aver prelevato ovuli ad una ragazza contro la sua volontà, ha commentato: "Riguardo alla fecondazione eterologa fin dall’inizio abbiamo detto che la sentenza della Consulta non era immediatamente esecutiva, ma aveva bisogno di molti interventi di adeguamento normativo, che abbiamo fatto subito e completamente per quanto riguarda le nostre competenze». Il riferimento è alla direttiva europea 17 del 2006, che regola proprio la donazione di gameti per l’eterologa, e che da noi resta ancora al palo.
 
Pronta la replica di Gallo: "Contrariamente a quanto afferma il ministro Lorenzin, la sentenza della Consulta sulla fecondazione eterologa era ed è immediatamente esecutiva, il ministero però non ha fatto nulla perché lo fosse nei fatti. Nei due anni trascorsi dalla sentenza sono state applicate tecniche eterologhe nel pubblico e nel privato. Indipendentemente dalle azioni di governo che, quando ci sono state, hanno solo determinato la violazione dell'anonimato dei donatori, come emerso da comunicazione del Garante Privacy rispetto all'operato del Centro Nazionale Trapianti dell'Iss".
 
"Il ministro, quindi, non trovi scuse per camuffare la mancanza di volontà politica. Si adoperi invece perché ci siano campagne informative, Lea aggiornati per consentire copertura a tutte le tecniche di fecondazione assistita. Le norme comunitarie base per garantire tracciabilità e sicurezza sono state già recepite. Le nuove direttive comunitarie che verranno da recepire non determinano un blocco delle tecniche, il nostro paese ha piena copertura normativa anche per la donazione di gameti, la Corte Costituzionale lo conferma. È nostro interesse garantire nel nostro paese la legalità comunitaria e il rispetto dei diritti, ma che tutto ciò non diventi un pretesto per giustificare l'assenza di volontà politica", conclude Gallo.

15 maggio 2016
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