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Mense scolastiche. Irregolarità in un caso su quattro. Dalle carenze igieniche agli alimenti scaduti


Il report dei Carabinieri del Nas presentato oggi al Ministero della Salute. Chiuse 37 strutture e comminate sanzioni per 491 mila euro. Sottratte al consumo oltre 4 tonnellate di derrate alimentari. Lorenzin: “Operazione proseguirà con nuovi controlli a sorpresa”. Vincelli (Nas): “In molti casi disattesi i capitolati d’appalto”. INDAGINE - I CASI DI RILIEVO - VIDEO LORENZIN

20 GIU - Carenze igienico sanitarie e strutturali, alimenti di ignota provenienza, in assenza di idonea documentazione atta a dimostrarne la tracciabilità; stoccaggi in ambienti inadeguati; alimenti scaduti, capitolati d’appalto non rispettati e molto altro ancora. Queste alcune delle irregolarità emerse dai controlli effettuati dai Carabinieri del Nas sui servizi di ristorazione scolastica nell’ultimo anno scolastico. Nel complesso sono stati eseguiti n. 2.678 controlli, di cui n. 670 hanno evidenziato irregolarità di vario tipo (il 25%), che hanno prodotto la contestazione di n. 164 violazioni penali, n.764 violazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie, con il conseguente deferimento di n.101 persone alle competenti Autorità Giudiziarie, la segnalazione di n.487 soggetti alle Autorità Amministrative e comminate sanzioni per € 491.496,00.
 
Nel medesimo contesto è stata disposta la sospensione dell’attività/sequestro di 37 strutture (valore immobiliare stimato in circa 13 milioni di euro) per riscontrate carenze igienico sanitarie e strutturali. Sono state altresì sottratte al consumo oltre 4 tonnellate di derrate alimentari (prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) di ignota provenienza, in assenza di idonea documentazione atta a dimostrarne la tracciabilità; custodite, in alcuni casi, in cattive condizioni igienico-sanitarie; stoccate in ambienti inadeguati; recanti termini di scadenza già superato all’atto del controllo.
 
Le violazioni penali più ricorrenti riguardano: la frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.), il commercio di alimenti nocivi. (art.444 c.p), le inadempienze in pubbliche forniture. (art. 355 c.p), la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione (art. 5 L. 283 /1962) e le inottemperanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (D. L.vo 81/2008).
 
Tra le violazioni di natura amministrativa rilevano il mancato rispetto dell'attuazione del piano di autocontrollo e le carenze igienico strutturali, seguite dalle irregolarità di etichettatura e dalla non corretta tracciabilità degli alimenti. Non sono mancate talune trasgressioni alla normativa afferente il divieto di fumo (D. L.vo 3/2003).
 
“Nell’anno scolastico 2015-2016 – si legge in una nota -  il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha definito – di concerto con il Ministro della Salute – un articolato programma per l’esecuzione, in ambito nazionale, di mirati servizi di controllo presso le mense scolastiche, onde verificare le condizioni d’igiene e strutturali, la rispondenza dei menù alle clausole contrattuali previste dai capitolati d’appalto,  la qualità merceologica, la quantità e i requisiti nutrizionali degli alimenti somministrati, non trascurando aspetti volti a prevenire e contrastare forme di corruzione nella pubblica amministrazione e comportamenti illeciti in genere”.
 
“La tutela di una corretta alimentazione – prosegue il comunicato - , soprattutto per i bambini e gli adolescenti, rappresenta l’obiettivo principe delle attività ispettive, sviluppate secondo una strategia che ha visto l’attivazione dei controlli: in una prima fase tra novembre e dicembre 2015, per valutare le modalità di avvio dei servizi di ristorazione scolastica; in una seconda fase tra febbraio-maggio u.s. e, quindi, sino a conclusione dell’anno scolastico, per riscontrare, nel tempo, il rispetto delle normative di settore ed il mantenimento degli standard di qualità richiesti”.
 
“Dati non devono essere allarmanti – ha evidenziato il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin –. Abbiamo iniziato questa operazione a novembre. Mio obiettivo è quello di verificare se il cibo che viene dati ai bambini nelle scuole sia sano, non contraffatto e consegnato in rispetto delle norme igienico sanitarie.
 
C’è intenzione di avviare con i Nas un’operazione a tappeto come abbiamo fatto con la task force per le case di cura per gli anziani. Vogliamo aumentare sensibilità genitori e insegnati di segnalare le difformità”.
 
“Vogliamo tranquillizzare i genitori – ha detto il comandante del Nas, il generale dei Carabinieri Claudio Vincelli – perché la nostra attenzione è a tutto tondo”. Vincelli ha poi evidenziato come i controlli siano aumentati (raddoppiati negli ultimi due anni) ma purtroppo si sono riscontrate ancore molte irregolarità”.
 

20 giugno 2016
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