Bioetica. Balduzzi: “Essenziale riconoscere le differenze di genere”
Le differenze tra uomo e donna non sono solo biologiche ma riguardano anche la dimensione sociale e culturale. Le maggiori disuguaglianze tra le donne di classi sociali più svantaggiate.
26 NOV - “Riconoscere le differenze non solo biologiche ma anche relative alla dimensione sociale e culturale del genere è essenziale per delineare programmi ed azioni, per organizzare l'offerta dei servizi, per indirizzare la ricerca, per analizzare i dati statistici”, così il ministro della Salute
Renato Balduzzi in un messaggio inviato in occasione del X Congresso nazionale della Società italiana per la Bioetica e i Comitati Etici (SIBCE), in svolgimento a Perugia e dedicato al tema "Identità di genere: aspetti sociali, medici, bioetici e giuridici".
“Inoltre,ha aggiunto il ministro, come sottolinea l'Oms, non si può prescindere dalla dimensione di genere per un efficace contrasto alle disuguaglianze. E le disuguaglianze nella salute sono legate all'appartenenza a classi sociali svantaggiate, alla povertà, all'età, e da tutti questi punti di vista le donne sono le più sfavorite”.
“L'offerta di interventi – ha sottolineato - deve quindi far parte di una ben definita strategia orientata da identificati obiettivi generali e specifici, nonché da un processo di promozione della salute che aiuti la persona ad arricchire le proprie competenze per effettuare scelte più consapevoli. Tutto ciò, infatti, deve prevedere una maggiore attenzione rivolta a favorire l'offerta attiva delle misure preventive e studiare e capire le differenze di genere quindi è elemento essenziale tra gli altri per il raggiungimento delle finalità stesse del nostro sistema sanitario”.
“La dimensione di genere nella salute – ha concluso - è una necessità metodologica e di analisi, ma è anche strumento di governo di un sistema che ha come riferimento qualità e soprattutto equità."
26 novembre 2011
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