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Carnevali (PD): “Si parta da sblocco Lea, turn over e specializzandi. È ora di passare ‘dall’annuncite’ ai programmi”

di Elena Carnevali

Gli impegni annunciati in questi mesi sono tanti e condivisibili ancorché perseguiti nella scorsa legislatura. Il dettaglio quello vero, non “l’annuncite”, sarà d’obbligo con la presentazione della relazione programmatica in sede parlamentare nei prossimi giorni ed il primo banco di prova sarà lo sblocco dei Lea, fermi al Mef. Tutto però non si tiene. Sull’altare dei tre “mantra”- Flat tax, abolizione della Fornero e reddito di cittadinanza - chi ci perde innanzitutto sono le politiche pubbliche

29 GIU - Alla ministra Giulia Grillo gli auguri di buon lavoro per un incarico tanto prestigioso quanto caricato di aspettative sono già stati fatti e sono sinceri. Poi però arriva la politica, cioè l’agire nell’interesse della polis che in questo caso riguarda la salute collettiva con un’attenzione a tutti coloro, a partire dalle figure professionali, che agiscono per migliorare il nostro Ssn.
 
Gli impegni annunciati in questi mesi sono tanti e condivisibili ancorché perseguiti nella scorsa legislatura: il finanziamento della sanità pubblica (con 9 mld di euro in più), l’aumento delle borse degli specializzandi (raddoppiate) lo sblocco del turn-over (il vero tallone d’Achille), gli investimenti necessari ed obbligatori se vogliamo strutture adeguate e tecnologiche e non obsolescenti e la valorizzazione delle competenze professionali. Allo sforzo incompleto degli scorsi anni la ministra Grillo risponde a volte con poca riconoscenza, altre rilanciando forti aspettative su tutti i capitoli, pur affermando di non voler fare promesse.
 
Il dettaglio quello vero, non “l’annuncite”, sarà d’obbligo con la presentazione della relazione programmatica in sede parlamentare nei prossimi giorni ed il primo banco di prova sarà lo sblocco dei Lea, fermi al Ministero dell’Economia, dopo l’approvazione ormai più di un anno fa. Tutto però non si tiene. Al fantomatico “contratto di governo” da 125 miliardi di euro, si contrappone un’altra musica: la posizione del Ministro Tria, che in sede di approvazione del Documento di programmazione economica e finanziaria afferma l’impegno sul debito come essenziale insieme al rispetto degli impegni assunti a Bruxelles, l’assenza nella risoluzione di maggioranza di impegni per la sanità, il difficile reperimento di risorse per la copertura del decreto dignità”.
 
Il bagno nel Paese reale è arrivato ed è ora di svelare priorità e programmi perché sull’altare dei tre “mantra”- Flat tax, abolizione della Fornero e reddito di cittadinanza - chi ci perde innanzitutto sono le politiche pubbliche, assi portanti del Paese: sanità, scuola e assistenza. E noi staremo dalla parte di chi rafforzerà i pilastri del sistema pubblico, difenderà l’universalità del sistema sanitario e le professionalità che lo sostengono, senza se e senza ma.
 
Elena Carnevali
Commissione Affari Sociali
Presidenza del Gruppo PD alla Camera

29 giugno 2018
© Riproduzione riservata

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