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Decreto dignità. Nuova grana per il Governo. Servizio Bilancio della Camera: “Il divieto totale di pubblicità favorirà il gioco d’azzardo illegale”

di G.R.

I tecnici di Montecitorio, soffermandosi sull'articolo 10 del provvedimento in tema di ludopatia, sottolineano come il divieto totale di pubblicità avrà i suoi effetti maggiori sul gioco on line (escluse le scommesse sportive), laddove "la pubblicità e la sponsorizzazione rappresentano l’unico modo per farsi conoscere dai giocatori e per distinguersi dagli operatori illegali, contribuendo così allo spostamento del gioco dal settore illegale a quello legale". LA RELAZIONE TECNICA

19 LUG - Dopo le polemiche dei giorni scorsi sugli 8mila posti di lavoro l'anno che secondo l'Istat si perderebbero con il decreto dignità, dalla relazione tecnica del provvedimento emerge una nuova possibile grana per il Governo. Questa volta le critiche dei tecnici del servizio Bilancio di Montecitorio si concentrano sull'articolo 10 in tema di ludopatia.
 
Ad esser messo sotto accusa è il divieto totale di pubblicità che, almeno al momento, salva soltanto le lotterie nazionali a estrazione differita (come, ad esempio, la “Lotteria Italia”), le manifestazioni di sorte locali (come, ad esempio, le lotterie, le tombole e le pesche organizzate da enti morali, comitati assistenziali, partiti politici ecc. per autofinanziamento e simili) e i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
 
Dalla relazione si evince che le ripercussioni maggiori si avrebbero sul gioco on line (escluse le scommesse sportive), anche in considerazione del fatto che è in corso la procedura ad evidenza pubblica per l’attribuzione di 80 nuove concessioni, il cui costo è pari a 200 mila euro. "Infatti, per questo comparto la pubblicità e la sponsorizzazione rappresentano l’unico modo per farsi conoscere dai giocatori e per distinguersi dagli operatori illegali, contribuendo così allo spostamento del gioco dal settore illegale a quello legale", si legge nella relazione.
 
"In proposito - prosegue - anche la Commissione europea ha raccomandato ai Paesi membri una regolazione della pubblicità che sia 'contenuta e strettamente limitata a quanto necessario al fine di canalizzare i consumatori verso le reti di gioco controllate' e ha affermato che le 'comunicazioni commerciali sui servizi di gioco d’azzardo on line possono svolgere un ruolo importante nell’orientare i consumatori verso offerte permesse e controllate'".
 
Il rischio paventato sembra dunque essere quello che, nel tentativo di contrastare la ludopatia, paradossalmente si finisca per esporre i giocatori al pericolo del gioco illegale ed a possibili truffe. Ennesimo allarme lanciato da tecnici, del quale il Governo dovrà tener conto.
 
Giovanni Rodriquez

19 luglio 2018
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