Influenza aviaria. Istituito tavolo di coordinamento interministeriale
Oltre al Ministero della salute e al Ministero delle politiche agricole, fanno parte del tavolo rappresentanti dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e delle Regioni e Province Autonome. Obiettivo: elaborare linee guida per la regolamentazione delle autorizzazioni di nuovi insediamenti di allevamenti avicoli e definizione delle misure di controllo. IL DECRETO
18 SET - Il Ministero della salute, di concerto con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha istituito con Decreto dirigenziale un Tavolo di coordinamento sull’influenza aviaria presso la Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari (DGSAF), così come previsto dall’articolo 5, comma5 del DM 14 marzo 2018 “Definizione dei criteri di attuazione e delle modalità di accesso al Fondo per l’emergenza avicola ai sensi dell’articolo1, comma 509 della Legge 27 dicembre 29017, n 205”.
Oltre al Ministero della salute e al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, fanno parte del tavolo rappresentanti dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie e delle Regioni e Province Autonome.
Il Tavolo ha il compito di elaborare linee guida per la regolamentazione delle autorizzazioni di nuovi insediamenti di allevamenti avicoli, per le valutazioni di compatibilità ambientale, per la gestione dei nuovi accasamenti in situazioni di emergenza e per la definizione delle misure di controllo o riduzione temporanea della densità negli allevamenti a rischio più elevato.
La riunione d’insediamento avrà luogo il prossimo 3 ottobre e sarà presieduta dal Sottosegretario di Stato al Ministero della salute
Maurizio Fugatti.
La DGSAF ha anche emanato, con dispositivo dirigenziale, un
protocollo operativo per l’utilizzo di uccelli da richiamo nell’attività venatoria. La sorveglianza dei volatili selvatici rappresenta, ad oggi, il mezzo più efficace per l’individuazione precoce di virus influenzali in considerazione del fatto che, in particolare gli uccelli acquatici, possono contribuire alla persistenza e alla diffusione del virus ed è ormai dimostrato che gli uccelli migratori possono essere veicolo di alcuni sottotipi di virus ad alta patogenicità.
18 settembre 2018
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