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Question time/1. Fraccaro su decessi sospetti al Noa: “Al momento non necessaria un’ulteriore attività ispettiva”


Dall'analisi sui decessi verificatisi nel Nuovo Ospedale delle Apuane (Noa) di Massa Carrara tra il 20 dicembre 2017 ed il 10 gennaio 2018 è emerso che che l’andamento delle morti è sovrapponibile a quello degli anni precedenti. "Il caso rappresentato non sia tale da giustificare, al momento, ulteriore attività ispettiva". Così il ministro dei Rapporto con il Parlamento ha risposto oggi alla Camera al question time di Bergamini (FI).

17 OTT - "A seguito dei decessi verificatisi nel Nuovo Ospedale delle Apuane (Noa) di Massa Carrara tra il 20 dicembre 2017 ed il 10 gennaio 2018, l’Assessorato ha affidato ad una Commissione regionale di esperti, composta da professionisti del Servizio Sanitario Regionale, il compito di analizzare i casi verificatisi.
 
I risultati di tale analisi sono stati già resi noti all’opinione pubblica nel corso di una apposita conferenza stampa, tenutasi lo scorso 21 settembre. In sintesi, in esito alla disamina delle cartelle cliniche e dei dati disponibili, la Commissione ha evidenziato che l’andamento dei decessi nel periodo preso in esame risulta sovrapponibile a quello degli anni precedenti".
 
Così il ministro per i rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha risposto oggi alla Camera al question time sul tema presentato da Deborah Bergamini (FI).
 
"Il numero dei decessi riportati dai 'media' (34 pazienti), comprende il totale delle persone decedute nella degenza di medicina dell’Ospedale Noa, ovvero i morti per tutte le cause e non soltanto i decessi dovuti ad una infezione correlata all’assistenza. Si deve evidenziare, al riguardo, che dal 20 dicembre 2015 al 10 gennaio 2016 si sono registrati 37 decessi, e nello stesso periodo di tempo nel 2017-2018 i casi sono stati 36. Dei 34 pazienti deceduti, in 13 casi era presente un quadro infettivo, ma solo 5 sono giunti in Ospedale con patologie infettive preesistenti, mentre negli altri 8 è insorto un quadro settico.Tutti gli altri 21 decessi sono sopraggiunti in esito a patologie non infettive", prosegue Fraccaro.
 
"Peraltro, anche il dato relativo ai ricoveri al Noa con diagnosi di sepsi sono in linea con quelli dell’intera Regione Toscana - aggiunge -. Nel corso della conferenza, le Autorità regionali intervenute hanno peraltro ricordato le iniziative intraprese per il controllo delle infezioni ospedaliere. In particolare, la Toscana si è dotata di un sistema di monitoraggio delle resistenze antibiotiche, ed ha istituito nel 2012 una Rete di sorveglianza microbiologica e dell’antibiotico-resistenza. Il Presidente della Regione, dopo aver ricordato che l’Azienda Sanitaria Toscana Nord Ovest ha già provveduto a querelare chi ha diffuso notizie strumentali, ha inoltre dichiarato che anche la Regione intende tutelarsi in via giudiziaria, tanto da classificare pubblicamente gli eventi riportati dalla stampa, nella circostanza che forma oggetto della presente interrogazione, quali fake news”.
 
"Si aggiunge, infine, che – come riferito nell’atto ispettivo in esame - la Procura della Repubblica di Massa Carrara ha aperto un fascicolo ed ha iscritto nel registro degli indagati il primario del reparto di Medicina Generale del Noa. Tuttavia, la Procura ha inteso precisare che l’iscrizione del medico è un atto 'strumentale' e 'a tutela dello stesso indagato' e che, ad oggi, non vi è alcun elemento concreto che possa indurre ad affermare che si tratti di casi di malasanità. Tanto premesso, si ritiene, dunque, che il caso rappresentato non sia tale da giustificare, al momento, ulteriore attività ispettiva, la quale, tuttavia, potrà essere eventualmente attivata dal Ministero laddove gli accertamenti in corso della magistratura evidenzino il sia pur minimo elemento di rischio per la salute all’interno del Nuovo Ospedale delle Apuane", conclude Fraccaro.

17 ottobre 2018
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