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Anteprima. Nuovo Patto per la Salute. Ecco le prime ipotesi di lavoro del ministro Balduzzi


Nuovo regime per i ticket. Riparto risorse 2012 sulla base delle migliori pratiche in vista dei costi standard. Rilancio degli investimenti strutturali e nuovi Lea. Queste le tematiche dell'intesa che dovrà garantire 7,5 mld di risparmi nel biennio 2013-2014. Ecco il testo delle prime ipotesi di lavoro.

29 DIC - Anche se  con una nota diramata nel pomeriggio il ministro Balduzzi ha specificato che si tratta “di ipotesi contenute in una bozza insieme ad altre decine di ipotesi”, resta il fatto che il cantiere del nuovo Patto per la Salute per il triennio 2013-2015 è partito sul serio.
 
Rimodulazione di ticket, tetto alla spesa farmaceutica, investimenti per l'edilizia sanitaria e lea: sono questi i punti principali su cui si può intervenire per modificare la manovra di luglio tramite l'intesa che Regioni e Ministero della Salute dovranno sottoscrivere entro il 30 aprile 2012 e che dovrebbe essere assorbita nel nuovo Patto.
 
Nella prima bozza di lavoro inviata dal ministro Renato Balduzzi agli assessori regionali, si fa il punto su quali potrebbero essere le misure da prendere per raggiungere una maggiore equità, se si raggiunge l'Intesa. Altrimenti scatterà quanto previsto dalla manovra.
 
Il quadro del finanziamento del Ssn ammonta a 106.905 miliardi di euro per il 2011, 108.780 per il 2012, 109.294 per il 2013 e 110.786 per il 2014. Sulla base del fabbisogno, bisogna assumere decisioni condivise per attuare la manovra di luglio sulla sanità prevista in 2,5 miliardi per il 2013 e 5 miliardi per il 2014, per un risparmio complessivo quindi di 7,5 miliardi.
Il documento si concentra in particolare sulla spesa farmaceutica e i ticket. Per quel che riguarda beni e servizi, parla di realizzare parte dell’obiettivo di riduzione della spesa attraverso la chiusura/riconversione obbligatoria dei piccoli ospedali entro il 31 ottobre 2013.
 
Andando alla manovra in campo farmaceutico, è già stata portata all'attenzione delle regioni l'ipotesi elaborata dall'Aifa, che prevede una rimodulazione dei due tetti: quello cioè della farmaceutica territoriale, che si abbasserebbe al 12% (con onere dello sfondamento a carico della filiera) e quello della farmaceutica ospedaliera, che si innalzerebbe al 3,6% (con onere dello sfondamento a carico della filiera per il 35% e delle regioni per il 65%). Per incrementare l'appropriatezza dell'uso dei farmaci, si pensa di rendere più stringente il funzionamento dei registri dei farmaci e l'attivazione di procedure per avere l'eventuale rimborso da parte delle aziende farmaceutiche interessate, tramite payment by results, risk sharing e strumenti simili.
 
Per quanto riguarda i ticket invece l'idea è di intervenire per reimpostare in modo unitario tutta la tematica della partecipazione alla spesa e delle esenzioni, per garantire un introito aggiuntivo di 2 miliardi di euro a partire dal 2014. Le misure dovrebbero quindi assorbire le forme di partecipazione alla spesa già vigenti in campo nazionale, le economie connesse al ticket da 10 euro per ricetta per le prestazioni specialistiche, e introdurre elementi di maggiore equità sociale graduando la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare. Gli assistiti dal Ssn, indipendentemente dall'età, si legge nel documento, "potrebbero essere assoggettati a forme differenziate di partecipazione alla spesa che tengano conto sia del reddito equivalente che della eventuale presenza di patologie o invalidità". Si pensa anche di offrire alle regioni la possibilità, in caso di necessità, di rafforzare a loro scelta uno o più delle misure previste dalle singole amministrazioni regionali negli anni, per recuperare il gettito attualmente garantito da forme di partecipazione regionali o garantire il mantenimento dell'equilibrio economico-finanziario.
 
Ultimi punti toccati dal documento riguardano la manutenzione, costruzione e adeguamento degli ospedali, e i lea. Circa il finanziamento del programma straordinario della legge 67/88 sull'edilizia sanitaria, si mette sul piatto l'idea di fare ricorso, per la copertura, ad una tassa di scopo su prodotti alcolici o junk food. Sui livelli essenziali di assistenza invece, visto che il Dpcm del 2008 non è mai entrato in vigore e che quello del 2001 non corrisponde più alla pratica assistenziale effettivamente garantita dalle regioni, si dice semplicemente che “il tema del loro aggiornamento va risolto e affrontato”.

29 dicembre 2011
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