Recovery Plan. Conte: “Per la sanità già adesso ci sono 15 miliardi”. E sul Mes: “Ci farebbe accumulare deficit”
Il presidente del Consiglio a ‘Porta a Porta’ torna sul piano per le risorse europee e sottolinea come “si è detto che 9 miliardi sono pochi ma io ho detto a tutti di ragionare sul fatto che molti progetti sono trasversali. Come quando ragioniamo sul capitolo degli efficientamenti degli edifici pubblici o sulla digitalizzazione. Già adesso quindi stiamo parlando per la sanità di più di 15 miliardi di partenza”
23 DIC - “Negli incontri fatti con le forze di maggioranza abbiamo discusso degli stanziamenti nella bozza del Recovery sulla salute. Si è detto che 9 miliardi sono pochi ma io ho detto a tutti di ragionare sul fatto che molti progetti sono trasversali. Come quando ragioniamo sul capitolo degli efficientamenti degli edifici pubblici o sulla digitalizzazione. Già adesso quindi stiamo parlando di più di 15 miliardi di partenza. Ho detto che siamo disponibili a discutere di rafforzare gli investimenti per la sanità: continuiamo a lavorarci”. Così il presidente del Consiglio,
Giuseppe Conte a ‘Porta a Porta’.
Conte ha parlato anche del Mes. “Se attivare o meno il Mes è prerogativa del Parlamento ma cerchiamo di capirlo: i 36 miliardi del Mes ci farebbero accumulare deficit e lasceremmo così alle generazioni future un fardello non da poco”.
Il presidente del Consiglio ha poi confermato come dal 7 gennaio riapriranno le scuole. “Con le prefetture a livello provinciale c'è un tavolo dei ministri da giorni per coordinarsi e trovare soluzioni flessibili. Ho raccomandato perché ci sia un'apertura differenziata scuola per scuola, paese per paese. Nel segno della flessibilità: è l'unica possibilità che abbiamo per evitare criticità che si concentrano anche sui trasporti. Dobbiamo ripartire con la didattica al distanza almeno al 50% per le scuole superiori di secondo grado, con il massimo di flessibilità”
23 dicembre 2020
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