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Covid. Draghi al Consiglio europeo: “Green pass pronto a metà giugno”. E sui vaccini: “Licenze obbligatorie in emergenza”


Il presidente al Consiglio europeo ha precisato che si attende pure il parere di Ema sulla durata di questo passaporto. Dalla Ue poi l'input a iniziare i preparativi per un approccio comune alla graduale revoca delle restrizioni, allo scopo di garantire che gli sforzi siano coordinati quando la situazione epidemiologica consentirà un allentamento delle misure attuali

25 MAG - Il Green Pass, il “certificato verde con lo stato di salute dei cittadini europei sarà pronto a metà giugno. Ci sono ancora questioni aperte su cui si dovrà pronunciare l'Ema, in particolare sulla durata di questo passaporto”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Europeo.
Ma il presidente è poi tornato sulla questione delle licenze per i vaccini: “Sulla questione dei brevetti si sta arrivando ad una soluzione che è quella che promette di più: c'è una terza strada che prevede il conferimento obbligatorio di licenze nei momenti più di emergenza, proposta a cui sta lavorando la commissione”.
 
“Questa settimana metà degli adulti dell'Ue avrà ricevuto la prima dose" ha annunciato il presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: "Abbiamo fatto progressi costanti sulla vaccinazione nell'Ue. Trecento milioni di dosi inoculate, 245 milioni di vaccinazioni, il 46% della popolazione adulta dell'Ue ha ricevuto almeno una dose e questa settimana metà degli adulti dell'Ue avrà ricevuto la prima dose".
 
In merito alle vaccinazioni antiCovid, l’Unione europea spiega che aumenta “il ritmo delle vaccinazioni" e il "miglioramento della situazione epidemiologica generale, consentirà una graduale riapertura delle nostre società". Ma si dovrà "rimanere vigili per quanto riguarda l'emergere e la diffusione di varianti e agire se necessario". E ancora, "sarà fondamentale il lavoro in corso per aumentare la produzione di vaccini e garantire un approvvigionamento adeguato in tutta l'Ue".
 
Le conclusioni del Consiglio europeo.
Accelerare la produzione, la consegna e la diffusione dei vaccini rimane essenziale e urgente per superare la crisi ed è necessario intensificare ulteriormente gli sforzi profusi a tal fine. Sottolineiamo l'importanza della trasparenza nonché dell'utilizzo di autorizzazioni di esportazione. Riconosciamo l'importanza delle catene globali del valore e ribadiamo che le aziende devono garantire la prevedibilità della loro produzione di vaccini e rispettare i termini di consegna contrattuali. Confermiamo il criterio proporzionale in base alla popolazione per l'assegnazione dei vaccini. Invitiamo il Comitato dei rappresentanti permanenti ad affrontare la questione della velocità di consegna dei vaccini nel momento in cui si assegneranno i 10 milioni di dosi accelerate di BioNTech-Pfizer nel secondo trimestre del 2021 in uno spirito di solidarietà.
 
La situazione epidemiologica rimane grave, anche alla luce delle sfide poste dalle varianti. Per il momento devono essere pertanto mantenute le restrizioni, anche per quanto riguarda i viaggi non essenziali, tenendo conto della situazione specifica delle comunità transfrontaliere, mentre deve continuare a essere garantito il libero flusso di beni e servizi nel mercato unico, anche mediante il ricorso alle corsie verdi. Dovrebbero tuttavia iniziare i preparativi per un approccio comune alla graduale revoca delle restrizioni, allo scopo di garantire che gli sforzi siano coordinati quando la situazione epidemiologica consentirà un allentamento delle misure attuali. Dovrebbero essere portati avanti con urgenza i lavori a livello legislativo e tecnico sui certificati digitali interoperabili e non discriminatori per la COVID-19, sulla base della proposta della Commissione.
 
L'Unione europea continuerà a rafforzare la sua risposta globale alla pandemia. È necessario proseguire speditamente i lavori per l'istituzione di un meccanismo di condivisione dei vaccini, in modo da integrare e sostenere il ruolo guida di COVAX nel garantire l'accesso universale ai vaccini e la loro diffusione.
 
 

25 maggio 2021
© Riproduzione riservata

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