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Referendum Eutanasia. Lo hanno firmato 1,2 milioni di italiani. Venerdì il deposito in Cassazione


Il risultato commentato con soddisfazione dall’Associazione Luca Coscioni. Il deposito del referendum arriva a 15 anni dalla lettera di Piergiorgio Welby al Presidente Giorgio Napolitano, a 8 anni dal deposito della legge di iniziativa popolare, a 3 anni dal primo invito della Corte costituzionale al Parlamento per una legge sul suicidio assistito.

06 OTT - Si è chiuso ieri con una conferenza a Milano tenuta dall’Associazione Luca Coscioni il "Referendum Eutanasia Legale", alla presenza, tra gli altri, dei vertici dell’Associazione Luca Coscioni Marco Cappato e il segretario Filomena Gallo, oltre ai coordinatori del Comitato.
 
Il quesito per la parziale abrogazione del reato di omicidio del consenziente ha raccolto oltre un milione e duecento mila adesioni, in piena estate per un obiettivo, si legge in una nota dell’Associazione, “sul quale il Parlamento italiano non è stato finora in grado di prendere alcuna decisione, nonostante i richiami della Consulta: il diritto a scegliere di essere aiutati a porre fine alla propria vita”.
 
Due terzi delle firme sono state raccolte fisicamente su carta in tutte le province italiane, grazie a una rete capillare di 13.000 volontari, ma è anche stata la prima campagna al mondo, sottolineano i promotori, a beneficiare della firma digitale.
 
Ora la prossima tappa è la manifestazione organizzata per il deposito delle firme in Cassazione, prevista a Roma, alle ore 9 di venerdì 8 ottobre, poi il quesito passerà intorno al mese di gennaio al vaglio della Consulta, cui seguirà, in caso di ammissibilità, la convocazione del referendum da parte del Presidnete della Repubblica in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022.
 
“Per la prima volta dopo dieci anni – dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato – venerdì saranno consegnate le firme su un referendum: il referendum per la legalizzazione dell’eutanasia attraverso la parziale depenalizzazione del reato di omicidio del consenziente”.
 
“Anche il numero di firme raccolte è senza precedenti. Un altro record arriva dalla firma digitale: è il primo referendum al mondo con valore legalmente vincolante ad essere proposto “online”, grazie all’innovazione strappata con una lunga campagna condotta da Mario Staderini, passata dalle condanne dell’Italia da parte della Commissione diritti umani delle Nazioni Unite e dall’azione del co-Presidente dell’associazione Luca Coscioni Marco Gentili, e tradotte nell’emendamento di Riccardo Magi approvato dal Parlamento. L’Associazione Luca Coscioni si è fatto carico del costo della firma digitale impegnandosi alla spesa di un totale di circa un milione di euro, finora parzialmente coperti da donazioni volontarie dei firmatari per un totale di 485.000 euro”, aggiungo Gallo Cappato.
 
Il deposito del referendum arriva a 15 anni dalla lettera di Piergiorgio Welby al Presidente Giorgio Napolitano, a 8 anni dal deposito della legge di iniziativa popolare, a 3 anni dal primo invito della Corte costituzionale al Parlamento per una legge sul suicidio assistito.

06 ottobre 2021
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