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Ccnl Area Funzioni Locali. Fedir: “Ottimisti su chiusura in tempi abbastanza brevi”


Aran e organizzazioni dovranno cercare di trovare convergenza sugli ultimi punti ancora aperti, “in specie sui segretari comunali e provinciali”, spiega Fedir, soddisfatta che “diverse questioni di estrema importanza poste da Fedir” abbiano già trovato accoglimento da parte di Aran.

23 NOV - La Federazione dei dirigenti e direttivi Fedir commenta con soddisfazione l’ultimo incontro del 21 novembre in Aran per il rinnovo del CCNL 2019/2021 dei dirigenti dell’Area Funzioni locali: “E’ stato di estrema importanza perché ha sostanzialmente prefigurato la possibilità di chiudere in tempi abbastanza brevi la trattativa se il prossimo appuntamento riuscirà a trovare la convergenza delle parti su alcuni punti importanti ancora aperti, in specie sui segretari comunali e provinciali”, spiega in una nota il segretario generale Elisa Petrone.

Petrone riferisce, infatti, che “diverse questioni di estrema importanza poste da Fedir hanno infatti trovato accoglimento da parte di ARAN anche se su taluni aspetti occorre un ultimo sforzo che ci auguriamo sarà operato per la prossima riunione. Sulla parte comune è stata recepita la necessità di differenziare il periodo di prova degli stabilizzati ma ancora non si è posto completo rimedio alla necessità di evitare per questi dirigenti perdano l’incarico a causa della prova. Sul patrocinio legale è necessario completare la disciplina contemplando tutte le ipotesi di assoluzione ex art 530 cp e 531 cp”.

Accolta la richiesta di prevedere - sia per la sezione dirigenti che per la sezione PTA - fra gli incarichi aggiuntivi da remunerare con il risultato, oltre alle funzioni di RPTC, le funzioni di DPO ed RDT. “Accolta altresì la richiesta Fedir di confermare i due distinti fondi di posizione e di risultato per la dirigenza PTA e quindi sventato il pericolo di trasferimento forzato delle già esigue risorse della posizione al risultato. Occorre tuttavia completare la disciplina per limitare il trasferimento sistematico di parti di posizione a risultato attraverso la creazione di residui non fisiologici derivanti dalla strutturale mancata copertura degli incarichi dirigenziali”.

Questi gli aumenti contrattuali a regime proposti da Aran:

DIRIGENTI RAL
Stipendio annuo lordo dall’1/1/2021 €. 47.015,77
Posizione minima dall’1/1/2021 €. 12.722,67
Posizione massima dall’1/1/2021 €. 46.292,37
Incremento fondo dall’1/1/2020 pari allo 0,46% monte salari 2018
Incremento fondo dall’1/1/2021 pari al 2,01% monte salari 2018.

DIRIGENTI PTA
Stipendio annuo lordo dall’1/1/2021 €. 47.015,77
Posizione fissa dall’1/1/2021 Struttura complessa €. 18.540,00
Posizione fissa dall’1/1/2021 Struttura semplice €. 11.845,00
Posizione fissa dall’1/1/2021 Incarico Professionale €. 5.665,00
Indennità Struttura complessa dall’1/1/2021 €. 10.525,00
Incremento fondo art 90 dall’1/1/2021 €. 829,95 pro capite
Incremento fondo art 91 dall’1/1/2021 €. 405,02 pro capite.

Sull’utilizzo delle risorse proposte per la dirigenza PTA Fedir fa sapere di essere “assolutamente contraria a destinare ben 61,00 euro pro-capite mensile su un totale di 94,83 (cioè il 64,32% delle risorse totali) a posizione variabile e risultato. Sarà questo un punto assolutamente dirimente per Fedir per arrivare alla firma del contratto. Cosi come sarà dirimente porre rimedio alla disciplina operata dall’art 26 dell’ipotesi CCNL Area Sanità sugli incarichi multiaccesso ripristinando i requisiti specifici della dirigenza PTA e precisando in modo chiaro la effettiva natura delle funzioni del multiaccesso”.

La partita relativa ai segretari comunali è ancora molto aperta anche se alcune richieste importanti sono state accolte. “Le novità più importanti, alcune delle quali segnano sicuramente un avanzamento della condizione dei Segretari, sono relative all’indennità di posizione (riconoscimento, per il calcolo della posizione, del numero degli abitanti dell’Unione; superamento dell’istituto della maggiorazione; possibilità di superare il limite massimo della graduazione per Comuni capoluogo, province e città metropolitane; galleggiamento obbligatorio; riconoscimento di un’indennità di reggenza/scavalco)”, spiega Petrone. Che ritiene significativo anche “il superamento del concetto di maggiorazione della retribuzione di posizione verso il concetto di graduazione della posizione”.

“Come Fedir – riferisce ancora la nota -, abbiamo chiesto, unitamente alle altre OOSS, di esplicitare ulteriori condizioni che possono impattare sulla graduazione (ad es. funzioni di nucleo di valutazione, delegazione trattante, nomina RTD, Presidenza UPD, DPO). Fedir ritiene indispensabile un tavolo di contrattazione nazionale o regionale per le regole della graduazione, in modo da evitare che debba essere il Segretario a contrattare la graduazione della propria posizione con il Sindaco che gli ha conferito l’incarico”.

Nel corso del tavolo del 21/11 sarebbero emerse anche alcune significative aperture da parte di Aran su altri nodi, il cui scioglimento potrebbe segnare un ulteriore punto di avanzamento. “Importante la ridefinizione dell’interim per allinearlo a quello della dirigenza. Con le altre OOSS condividiamo il fatto che il limite massimo della posizione del segretario possa essere allineato, nei limiti del salario accessorio e nell’ambito delle risorse disponibili, negli enti con la dirigenza, fino al valore massimo della retribuzione di posizione dei dirigenti o delle elevate qualificazioni così come, in presenza di strutture complesse, la possibilità di superare i limiti massimi”.

Per la delicata materia della progressione in carriera, Fedir ritiene necessario richiedere un “accordo stralcio” al fine di “condividere una proposta normativa che sia analizzata con la necessaria attenzione”.

23 novembre 2023
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