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Manovra. Rosina (Cnoas): “Elenchi speciali nell’albo degli assistenti sociali per aiutare meglio i fragili” 


Gli assistenti sociali in una lettera aperta al Governo e al Parlamento chiedono di poter aiutare meglio chi si rivolge a loro, persone momentaneamente o permanentemente in difficoltà, con l’istituzione di elenchi speciali all’interno dell’albo degli iscritti all’Ordine. Un intervento a costo zero, richiesto da anni, e mai realizzato

30 NOV -

Istituzione di elenchi speciali all’interno dell’albo degli iscritti all’Ordine degli assistenti sociali poter aiutare meglio le persone momentaneamente o permanentemente in difficoltà, in ogni angolo del Paese. Un provvedimento in legge di Bilancio a costo zero.

È quanto chiedono in una lettera aperta inviata al Governo e al Parlamento gli assistenti sociali del Cnoas.

“Sappiamo che molto si è fatto e molto si cerca di realizzare per garantire il contrasto alla violenza, alla povertà e per l’inclusione di chi è più fragile e vulnerabile, anziani e persone con disabilità – scrive la presidente del Consiglio Nazionale, Barbara Rosina - . In tutto questo, a fronte dei numerosi fatti di cronaca attuali e passati, fuori da ogni logica di opportunità politica, Le chiedo di considerare la nostra richiesta di un intervento urgente di parziale riordino della professione che consenta a questa istituzione ordinistica di garantire la miglior qualità di prestazioni a favore delle persone. Accolga la proposta, presentata in questi mesi da maggioranza e opposizione per dare la possibilità di istituire elenchi speciali all’interno dell’Albo, formati da professionisti con competenze certificate nei diversi ambiti”.

Sottolineando che si si tratta di un intervento che non ha costi per lo Stato, Rosina evidenzia come in questi anni molti abbiano parlato “anche a sproposito o in modo forse strumentale, della nostra professione, ma poi nessuno è intervenuto realmente per innalzare le competenze del servizio sociale professionale italiano, ad oggi lontano dagli standard europei”.

Per questo la richiesta di inserire il provvedimento nella prossima Legge di Bilancio. “Per ogni assistente sociale – aggiunge - sarebbe uno sforzo ulteriore, un nuovo impegno ed un investimento - anche personale - ma vogliamo farlo. Ascolti noi, ascolti le persone che ai servizi si rivolgono. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.

La parola ora a Governo e Parlamento: “Le e gli assistenti sociali, 47mila professionisti, aspettano”.



30 novembre 2023
© Riproduzione riservata

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