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Ipotesi accordo Ccnl 2022-2024 aree e comparti. Qualche sforzo maggiore si sarebbe potuto fare

di Saverio Proia

Se ottima è la conferma della liberazione dal Ccnl della dirigenza medico e sanitaria della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa del SSN e la loro conferma nel Ccnl delle Autonomie locali e delle Regioni, però, anche questa volta le parti sono state distratte ed hanno ignorato di specificare quale debba essere la collocazione dei dirigenti del ruolo sociosanitario

15 GEN - È stata firmata l’ipotesi di accordo intercompartimentale certamente è una buona notizia perché permette l’avvio della contrattazione nei comparti della cui chiusura e spendibilità le lavoratrici e i lavoratori interessati, ad iniziare da quelli della sanità ne avvertono la necessità impellente.

Non dico che si sarebbe dovuto fare un accordo con il sottofondo musicale di “Toto cambia” cantata da Mercedes Sosa su parole di Julio Numhauser; tuttavia, qualche sforzo maggiore si sarebbe potuto fare sia da parte dei sindacati che dell’ARAN.

Infatti, se ottima è la conferma della liberazione dal CCNL della dirigenza medico e sanitaria della dirigenza professionale, tecnica e amministrativa del SSN e la loro conferma nel CCNL delle Autonomie locali e delle Regioni, però, anche questa volta le parti sono state distratte ed hanno ignorato di specificare quale debba essere la collocazione dei dirigenti del ruolo sociosanitario, di fatto ritenendo che non sono neanche degni di essere nominati, eppure nel CCNL del personale del comparto sono stati in più parti menzionati i profili appartenenti al neo-ruolo sociosanitario.

Strana dimenticanza eppure l’ARAN, su richiesta di alcuni sindacati si era espressa con una forte, elevata e corretta motivazione indicando che la loro collocazione naturale è quella della dirigenza sanitaria, in ossequio soprattutto alla definizione dell’OMS di salute.

Si sarebbe pure rimangiare questa interpretazione e fare transitare le poche centinaia di dirigenti del ruolo sociosanitario nel CCNL delle Autonomie locali, ma non citarli per nulla oltre che offensivo è una palese dimenticanza di una norma votata dal Parlamento a larghissima maggioranza…omissione di atti di ufficio…un buontempone potrebbe affermare.

Infine due scelte coraggiose e dovute avrebbe potuto compiere l’accordo intercompartimentale la prima comprendere nel CCNL del comparto sanità il personale dei Policlinici universitari a gestione diretta degli Atenei, che, comunque costituiscono parte integrante dei presidi ospedalieri del SSN e la seconda comprendere nel CCNL dell‘area dirigenziale medica e sanitaria anche i dirigenti medici e sanitari del Ministero della Salute, il cui trattamento economico e normativo è già simile evitando, quindi, inserimento di parte del contratto della dirigenza del SSN nel contratto della dirigenza delle Funzioni centrali…un po' di sana razionalizzazione sarebbe stata quanto mai opportuna.

Tuttavia, essendo un inguaribile ottimista e trattandosi solo di ipotesi di accordo continuo a sperare che nella stesura definitiva dell’accordo queste integrazioni in parte o tutte possano essere inserite.

Saverio Proia

15 gennaio 2024
© Riproduzione riservata

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