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Verso le elezioni. Il monito dell’Acoi ai partiti: “Firmino l’appello ‘Prima la Salute’”


Per l’Associazione dei chirurghi ospedalieri il tema della salute dei cittadini è rimasto colpevolmente a margine del dibattito politico. “Serve una politica sanitaria che metta il paziente in cima alle priorità e garantisca a tutti il diritto alla salute, come previsto dalla nostra Costituzione”.

30 GEN - “Assistiamo ad una campagna elettorale in cui è sempre più evidente che la salute dei cittadini è rimasto tema marginale nel dibattito politico. Invitiamo le forze in campo a rimetterla in evidenza nell'agenda politica italiana”. Queste le dichiarazioni di Luigi Presenti, presidente di Acoi, l’Associazione dei Chirurghi Ospedalieri Italiani, nel corso della presentazione del documento “Prima la Salute”

Da professionisti del settore che in questi anni hanno assistito ad un progressivo impoverimento del sistema sanitario nazionale, i chirurghi hanno deciso di non rimanere silenti davanti alla cancellazione di un tema prioritario per i cittadini. “È solo grazie ai sacrifici e agli sforzi del personale sanitario che si riesce a rimediare in parte alle gravi carenze della sanità pubblica italiana, ma è chiaro che questi sforzi non possono supplire alla mancanza di fondi e strutture adeguate”, ha sottolineato Presenti.

“Siamo tutti consapevoli che la sanità debba partecipare al risanamento finanziario del Paese - ha proseguito - ma i tagli indiscriminati assunti a sistema, dettati da un orientamento economicistico della gestione della salute privo di visione strategica, rendono il nostro operare quotidiano sempre meno efficace: le riduzioni di spesa incidono, in un sistema di costi fissi, sugli aspetti più qualificanti delle prestazioni sanitarie”. I tagli, dunque, “non possono, e non devono, incidere su qualità delle prestazione e sulla sicurezza delle cure”.
Per l’Acoi all'Italia serve “una politica sanitaria che metta il paziente in cima alle priorità  e garantisca a tutti il diritto alla salute, come previsto dalla nostra Costituzione”.
I chirurghi ospedalieri chiedono alle forze politiche e ai singoli candidati, l’impegno per un piano di rilancio della sanità pubblica, in un sistema che non rinunci alle specificità regionali, ma che preveda la centralità delle regole. Questi i punti cardine delle proposte dell’Acoi per rimettere al primo posto la salute dei cittadini e il rispetto dei livelli assistenziali minimi:
 
- Riorganizzazione del sistema sanitario nazionale: ristrutturazione della rete ospedaliera, con un ripensamento profondo della sua funzione; integrazione della rete territoriale con il sistema ospedaliero; creazione di un efficiente ed omogeneo sistema di emergenza-urgenza; gestione delle liste di attesa calibrata sulla  richiesta, con utilizzo appropriato delle degenze brevi e della chirurgia ambulatoriale.

- Qualità delle prestazioni: selezione del personale secondo trasparenti criteri di qualità e di merito; formazione e certificazione delle strutture e dei professionisti; dispositivi medici di qualità, con attenta valutazione delle tecniche innovative e con responsabilità diretta degli operatori nella scelta.

- Sicurezza delle cure: gestione del rischio; coperture assicurative a garanzia dei professionisti ma anche dei cittadini/utenti, per eliminare gli aberranti fenomeni del contenzioso medico-legale e della medicina difensiva, in un contesto di corretta informazione medico-paziente; modello organizzativo che concili appropriatezza ed umanizzazione delle cure.

30 gennaio 2013
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