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Balduzzi a Fenagifar: "Non si torna indietro. I farmaci con ricetta resteranno in farmacia"


Ne è convinto il ministro della Salute e neo parlamentare della Lista Monti che, rispondendo alla lettera aperta di Distefano (presidente dei giovani farmacisti), dice: "La scelta di aprire più farmacie al posto di liberalizzare tutta la fascia C è irreversibile e vincolerà anche i Governi futuri".

01 MAR - Per il ministro Balduzzi non c'è dubbio: la strada della maggiore concorrenzialità nel settore farmacia sarà d'ora in poi garantita dagli effetti del concorso straordinario per l'apertura di nuove farmacie.
Dopo che il Parlamento, in sede di discussione del Salva Italia, decise che i farmaci con ricetta della fascia C non dovessero essere liberalizzati - ricorda Balduzzi - il Governo Monti "ha deciso di inquadrare l’esigenza di maggiore concorrenzialità all’interno dell’ 'ordinario' servizio farmaceutico, prevedendo un ampliamento del numero delle farmacie mediante l’abbassamento del numero di abitanti necessario per autorizzare l’apertura di una nuova farmacia".
 
Una scelta che il neo parlamentare della Lista Monti (ma ancora titolare del dicastero della Salute fino alla nascita di un nuovo Governo) giudica "irreversibile" come spiega in una lunga lettera di risposta alla lettera aperta del presidente dei giovani farmacisti (Fenagifar) Claudio Distefano. "La scelta del nostro Governo - scrive Balduzzi - ha carattere irreversibile e vincolerà necessariamente anche il Governo che si insedierà dopo le elezioni politiche. Avrebbe poco senso, infatti, tornare a percorrere la strada dell’ampliamento delle competenze degli esercizi diversi dalla farmacia, dopo un intervento normativo che determina una maggiore concorrenza fra le farmacie e offre al cittadino un maggior numero di presidi in grado di soddisfare le sue esigenze sanitarie in modo molto più ampio e completo delle parafarmacie e degli qaltri altri analoghi esercizi".
 
Nella lettera a Distefano sono poi toccati molti altri temi, dalla formazione ai nuovi compiti della farmacia dei servizi, fino alla necesità di arrivare presto a una nuova convenzione con il Ssn che recepisca tutte le innovazioni fin qui apportate al settore farmacia.
Parole e concetti che hanno trovato un netto apprezzamento da parte di Distefano il quale, rispondendo al ministro sottolinea come le tematiche esposte "rappresentano un punto di riferimento che va approfondito e sviluppato non solo dalla nostra federazione ma anche in convegni specifici sotto l’alto patronato del Ministero".
"Le nuove generazioni, infatti - scrive Distefano - guardano all’evolversi delle problematiche professionali con grande interesse e attenzione, se la scelta dell’attività di farmacista, oltre all’aspetto occupazionale, darà la possibilità di esprimere un servizio professionalmente condiviso e apprezzato sia dallo Stato (SSN), ma soprattutto dalla società dei pazienti, non importa quale sia l’ambito in cui la professione venga esercitata".

01 marzo 2013
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