Farmacie. Liebl (Pgeu): "Anche in Europa c'è allarme per approvvigionamento farmaci"
Intervista al presidente della Federazione europea dei farmacisti: "Uno dei problemi principali che stiamo affrontando in Europa in questo momento è legato alla mancanza cronica di farmaci. Questo problema di approvvigionamento è in parte legato alla globalizzazione e a problemi di grande distribuzione".
19 GIU - Si è chiuso oggi, con la visita a Papa Francesco, il
convegno della Pgeu, il “rassemblement” dei farmacisti di 32 paesi europei.. A fare il bilancio di questa tre giorni, svoltasi quest’anno a Roma, è stato il presidente della Pgeu, l’italiano
Maximin Liebl,presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia autonoma di Bolzano.
“Uno dei problemi principali che stiamo affrontando in Europa in questo momento è quello legato alla mancanza cronica di farmaci. Questo problema di approvvigionamento è in parte legato alla globalizzazione e a problemi di grande distribuzione. Attualmente l’Ema sta studiando il fenomeno nel tentativo di indagarne accuratamente le cause in modo da poter poi prendere provvedimenti in merito - ha spiegato - Un passo avanti importante in questo senso è stato fatto: nell’ultimo periodo è migliorato sensibilmente il livello di comunicazione e trasparenza. È molto importante, sia per noi che per i pazienti, sapere quali sono le disponibilità di un determinato farmaco e quali siano le tempistiche per l’approvvigionamento”.
Parlando delle prospettive future di questo settore e della professione, Libel ha sottolineato che “in futuro si andrà verso una farmacia sempre più professionalizzante, dove si potranno offrire ai cittadini servizi aggiuntivi, ad esempio le vaccinazioni. Nello sviluppo di modelli di assistenza sempre più incentrati sul territorio - ha proseguito - la farmacia è destinata a ricoprire un ruolo fondamentale, soprattutto per la sua presenza capillare su tutto il territorio nazionale ed europeo. Sarà molto importante anche implementare il rapporto con i Medici di medicina generale, come già avvenuto in Svizzera e Inghilterra. Qui, sono le farmacie ad offrire ai cittadini tutta una serie di prestazioni. Possiamo quindi guardare con interesse a questi modelli che stanno già cominciando a produrre i loro frutti”.
“In quest’ottica, la farmacia dei servizi non solo verrà incontro alle esigenze delle persone, ma sarà anche in grado di produrre notevoli risparmi per il Ssn. A guadagnarne da tutto questo processo - ha concluso Liebl - sarà anche la salute dei cittadini: se pensiamo che in futuro si andrà sempre più verso la produzione e l’utilizzo di farmaci personalizzati, possiamo capire come il farmacista sarà destinato ad avere un ruolo molto importante non solo nella vendita nel farmaco, ma anche per monitorare, in sinergia con i Mmg, l’aderenza alle terapie da parte dei pazienti”.
19 giugno 2013
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