Rinnovo contrattuale. Cassi (Cimo): “Trattative a rischio senza riconoscimento specificità medica”
Secondo il presidente di Cimo Asmd "in questo quadro normativo i medici non hanno futuro. Meglio rinviare il contratto e lavorare alle riforme necessarie a restituire al medico il ruolo centrale nella governance del sistema salute che politici ed amministratori gli hanno espropriato nel corso di questi ultimi anni”.
10 GEN - “Senza il concreto riconoscimento della specificità dei medici, le trattative per il rinnovo del contratto sono a rischio”. Questa la posizione del presidente di Cimo Asmd,
Riccardo Cassi, sull’
incontro che i sindacati hanno avuto ieri con il Presidente del Comitato di Settore Comparto Regioni – Sanità,
Claudio Montaldo, per esaminare le condizioni di inizio della stagione contrattuale,
“Ho apprezzato la volontà espressa dall’Assessore Montaldo di tentare pur con l'impossibilità fino a tutto il 2014 di prevedere risorse aggiuntive, di tentare attraverso la normativa di introdurre forti strumenti di innovazione valorizzando le professionalità - ha dichiarato Cassi - ma tutto questo rischia di essere reso impossibile dal fatto che pur riconoscendo la specificità e di conseguenza la necessità di un'apposita area della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria vi è il rifiuto del Governo, in particolare del ministero della Funzione Pubblica, di modificare la legge cosiddetta Brunetta, costringendo così ad un’unica Area contrattuale Regioni – Sanità”.
Secondo Cassi “questo conferma ancor di più la necessità che la categoria prenda coscienza della necessità di un cambiamento radicale dello stato giuridico e del ruolo del medico che opera all'interno del Ssn. In questo quadro normativo i medici non hanno futuro, forse è opportuno rinviare l'apertura di un contratto, peraltro senza risorse, ed impegnarsi con forza e con ogni strumento per ottenere quelle riforme necessarie a restituire al medico il ruolo centrale nella governance del sistema salute che politici ed amministratori gli hanno espropriato nel corso di questi ultimi anni”.
10 gennaio 2014
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