Tumori. Acoi istituisce gruppo di lavoro per comunicazione medico-paziente
L'annuncio al Congresso nazionale aperto a Napoli. La decisione ha partire dall'uso della parola cancro. “Il pensiero degli addetti ai lavori – ha spiegato il presidente De Fazio - è che la parola rimanga, ma che sia comunicata meglio. Il profano, però, la pensa diversamente. C'e' molto da discutere”.
05 GIU - “E' attuale la parola cancro? Ce lo chiediamo perché esistono cancri guaribili, altri gestibili ed altri ancora con triste esito. Intanto cancro continua a significare diffusamente 'morte', per cui è una considerazione che fa il paio con la comunicazione medico-paziente”. Ad affermarlo è stato
Marco De Fazio, presidente del congresso dell’Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani che si è aperto ieri a Napoli, presentando il convegno “…E se rivedessimo la parola “cancro”?...”.
“Il pensiero corrente degli addetti ai lavori – ha spiegato De Fazio - è che la parola rimanga, ma che sia comunicata meglio. Il profano, però, la pensa diversamente. C'e' molto da discutere”. Per questo a conclusione del convegno l’Acoi ha annunciato che sarà istituito “un gruppo di lavoro misto, con medici di varie specialità, rappresentanti delle associazioni dei pazienti e figure istituzionali, che nei giusti tempi dia risultati in linea con le necessità di una migliore comunicazione, per favorire il benessere anche psicologico del paziente”.
Il Congresso dei Chirurghi proseguirà nei prossimi giorni, fino al 6 giugno, riunendo le più importanti società scientifiche di chirurgia italiane quali ACOI (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani - www.acoi.it), CRSA (Chirurgia Robotica), CUDS (Club delle Unità di DaySurgery), SICOP (Società Italiana di Chirurgia dell’ Ospedalità Privata), SICCR (Società Italiana di Chirurgia Colorettale), e la SIUCP (Società Italiana di Chirurgia Coloproctologica).
“Il titolo del Congresso ‘Chirurgie, il Futuro, i Giovani Chirurghi’ vuole evidenziare come attraverso le diverse correnti di pensiero tecnico e gestionale l' evoluzione è talmente veloce che la proiezione nel ‘futuro’ rasenta l' attuale e che i ‘Giovani Chirurghi’ sono e devono essere i principali protagonisti e obiettivo di ogni modalità formativa”, spiega l’Acoi in una nota. “I nostri giovani, infatti – prosegue -, hanno collaborato alla stesura del programma scientifico e molti di loro saranno moderatori o relatori di importanti sessioni”.
Nel Congresso verranno affrontate tematiche di grande attualità scientifica sotto gli aspetti tecnici, tecnologici, gestionali e formativi con dibattiti aperti e grande partecipazione video. La sicurezza dell’ utenza e del chirurgo (che vanno in parallelo) sarà affrontata con due incontri di chirurgia specialistica (toracica e pediatrica) “in cui il chirurgo generale, soprattutto quello che lavora in aree decentrate, può acquisire elementi utili per quando dovesse trovarsi davanti a situazioni non abituali”. Sarà affrontato il problema della formazione del chirurgo allo scopo di allineare l’ Italia ai Paesi Ue in cui la virtualità e la simulazione giocano una componente significativa nella didattica con risultati accademicamente rilevanti.
05 giugno 2014
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