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Da oggi obbligo di Pos negli studi medici. Ma nessuna sanzione per chi non si adegua


Il contestato decreto che obbliga tutti gli esercizi commerciali e le attività professionali (medici compresi) a dotarsi di Pos per i pagamenti superiori ai 30 euro è in vigore da oggi. Costerà agli imprenditori 1.200 euro all'anno in media per le spese di commissione. Ma difficile prevedere in quanti si adegueranno, dal momento che la norma non prevede sanzioni per chi resta senza Pos.

30 GIU - Basta contanti negli esercizi commerciali e negli studi professionali, compresi quelli dei medici. O forse no. E' infatti appena entrato in vigore e già zoppica il contestato decreto che obbliga tutti gli esercizi commerciali e le attività professionali (medici compresi) ad avere un pos per ricevere pagamenti superiori ai 30 euro tramite bancomat e carta di credito. Infatti, nessuna sanzione è prevista dalla norma per i professionisti e gli imprenditori che non si dotano di Pos. In molti, quindi, potrebbero decidere di lasciar perdere, anche per risparmiare sulle spese di commissione che, secondo uno studio della Cgia di Mestre, si aggirerebbero intorno ai 1.200 euro all’anno in media (vedi approfondimento a fondo pagina) e che sono a totale carico del possessore del Pos, quindi di colui che riceve i pagamenti tramite bancomat e carte di credito.

Proprio i costi erano stati al centro delle proteste dei professionisti, che in certi casi, e senza successo, erano arrivati a rivolgersi al Tar per far annullare l'obbligo previsto dal decreto (il ricorso degli architetti era stato respinto "in assenza di deduzioni sulla situazione economica del professionista tali da far ipotizzare danni irreversibili per la situazione economica dello stesso dalla mancata sospensione del provvedimento"). Tuttavia, in assenza di sanzioni, il provvedimento nato con l’intenzione di abbattere l’evasione fiscale delle piccole attività (dalla visita medica alla riparazione del rubinetto del bagno da parte dell’idraulico che viene a domicilio) perde indubbiamente la sua forza. Dal momento che non avere il pos non produce conseguenze negative, in quanti, infatti, si accolleranno le spese di installazione e di attivazione, le commissioni mensili e le commissioni sulle singole operazioni? Le previsioni dicono non in molti. Almeno per il momento. Ci sarà da vedere se qualche stimolo in più al ricorso al Pos avverrà dopo che sarà attivato il tavolo confronto con le banche e con gli operatori per ridurre i costi legati alla disponibilità e all'utilizzo dei Pos, come promesso sia dal ministro per la Funzione Pubblica parlando alle assemblee di Confcommercio e Confesercenti che dal Mef nell'interrogazione alla Camera dello scorso 10 giugno.

30 giugno 2014
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