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Enpaf. La relazione della Corte dei Conti: "Nel 2013 avanzo di esercizio di 133 mln"


I magistrati tributari hanno evidenziato una lieve flessione rispetto all'esercizio precedente, dovuta alla diminuzione dei ricavi derivanti dalla gestione del patrimonio mobiliare. Il saldo della gestione previdenziale e assistenziale è positivo per 96,784 mln. Il numero degli iscritti si incrementa di 2.994 unità. LA DELIBERA

24 LUG - Avanzo di esercizio, un valore del patrimonio netto ampiamente superiore alla riserva legale, un saldo positivo della gestione previdenziale e assistenziale, e un numero degli iscritti in aumento. Questo il quadro dell'esercizio 2013 dell'Enpaf, tracciato dalla Corte dei Conti con la delibera n. 67/2014. Ma andiamo ad esaminare nel dettaglio la relazione della Sezione del controllo sugli Enti.
 
I risultati della gestione Enpaf hanno confermato nel 2013 un andamento sostanzialmente positivo dei principali saldi economico-patrimoniali. L’avanzo di esercizio è pari a 133,026 milioni, in lieve flessione rispetto a quello del precedente esercizio pari a 133,988 milioni. Decremento che, per la Corte dei Conti, è riconducibile alla diminuzione dei ricavi derivanti dalla gestione del patrimonio mobiliare, solo parzialmente controbilanciati dal risultato maggiormente positivo del saldo tra entrate contributive e prestazioni istituzionali.
 

Con riguardo a quest'ultimo fattore viene messo in evidenza come il saldo della gestione previdenziale e assistenziale, positivo per 96,784 milioni, mostri un aumento di circa 1,7 milioni sul 2012. "Determinanti nei risultati positivi del saldo previdenziale – ancorché sempre inferiori nell’importo alla contribuzione soggettiva ordinaria – sono le entrate da contributo dello 0,90, il cui gettito (pari a 92,815 milioni) è, peraltro, in continua diminuzione dal 2010", si spiega nel testo della delibera. Il valore del patrimonio netto è pari, a fine 2013, a 1.798 milioni (1.665 nel 2012) e supera ampiamente, con un indice di copertura pari a 11,05 annualità, il limite delle cinque annualità delle pensioni correnti, stabilito con il decreto interministeriale del 29 novembre 2007.
 

Per quanto attiene alla consistenza del patrimonio immobiliare, esso registra tra il 2012 e il 2013 una diminuzione (ai valori di bilancio) di 1,740 milioni, da riferire essenzialmente agli ammortamenti di esercizio. Il rendimento medio degli immobili, calcolato al valore contabile al lordo degli ammortamenti, si attesta nel 2013 su valori del 9,45 per cento lordo e del 3,79 netto (nel 2012, rispettivamente, del 9,37 lordo e del 3,51 netto).
 
Rispetto al 2012, aumenta di 179,4 milioni la consistenza del portafoglio titoli mobiliari (851,2 milioni nel 2011, 837,5 nel 2012) per effetto dell’incremento di quelli immobilizzati, mentre decresce il valore di quelli iscritti nell’attivo circolante. I ricavi (al lordo degli oneri) derivanti dagli investimenti mobiliari sono pari nel 2013 a 45,3 milioni, con un decremento di 3,3 milioni sul 2012, in ragione anche della flessione del tasso di rendimento sia delle obbligazioni, sia dei titoli azionari.

I rendimenti medi netti della gestione mobiliare e immobiliare dell’Enpaf sono stati nel 2013 pari a 44,912 milioni, contro i 47,739 milioni del 2012.
Aumentano, a fine esercizio, le disponibilità liquide dell’Ente che passano dai 431,265 milioni del 2012 ai 593,906 milioni del 2013.

Riguardo alla gestione caratteristica viene posto in evidenza che il numero degli iscritti si incrementa di 2.994 unità (con un tasso di aumento dello 0,4 per cento sul 2012), dei quali un numero sempre più elevato (15.295 contro i 12.604 del 2012) è costituito da coloro che hanno optato per il contributo di solidarietà. Il rapporto tra numero degli iscritti (al netto dei versanti il contributo di solidarietà) e quello dei trattamenti pensionistici erogati è risultato pari a 2,65 (2,57 nel 2012). 

24 luglio 2014
© Riproduzione riservata

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