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Anestesisti Siared a Congresso. Intervista alla presidente Paolicchi: “Il paziente deve contare su di noi anche fuori della sala operatoria” 

di Luciano Fassari

Dalla sepsi, alle infezioni, passando per l'emorragia cerebrale e tutto il tema dell'emergenza. Ma non solo: valutazione preoperatoria del paziente, gestione del dolore acuto postoperatorio e cronico e del dolore nel travaglio di parto. Questi i temi al centro dell'11° Congresso della Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore che inizia oggi a Riva del Garda

11 MAG - Dall’appropriatezza delle cure nel paziente critico, al tema della sepsi e delle infezioni, passando per l'emorragia cerebrale e tutto il tema dell'emergenza. Ma non solo: valutazione preoperatoria del paziente, gestione del dolore acuto postoperatorio e cronico e del dolore nel travaglio di parto. Questi alcuni dei temi che saranno al centro dell’11° Congresso Nazionale Siared (Società Italiana di Anestesia Rianimazione Emergenza e Dolore collegata all’Aaroi-Emac) che si svolgerà a Riva del Garda (TN) dall’11 al 13 Maggio 2015.
 
Il titolo del consesso: “Percorsi di cura tra innovazione, tradizione e consuetudini. Diagnosi e trattamento del paziente dall’emergenza all’alta specialità”, esemplifica l’obiettivo dell’assise. Ma a spiegarci meglio come si svolgerà il congresso è direttamente il presidente Siared, Adriana Paolicchi.
 
Presidente quali temi affronterete durante il Congresso?
Innanzitutto mi faccia dire che i temi sono stati scelti sulla base dei feedback dei colleghi che nei vari momenti formativi e nelle occasioni di incontro hanno contribuito a fare in modo che fossero individuati argomenti realmente significativi per il lavoro degli Anestesisti Rianimatori e per i colleghi dell'Emergenza e dell'Area Critica. Detto questo i filoni su cui vogliamo focalizzare la nostra attenzione sono plurimi e divisi in tre categorie: rianimazione, anestesia e dolore. Ma a prescindere dai temi è importante evidenziare che le sfide quotidiane nell’organizzazione dei percorsi di diagnosi e cura scientificamente e tecnologicamente avanzati, si presentano oggi oltre che nel segno dell’innovazione organizzativa, con una rinnovata attenzione verso il necessario rispetto dell’autonomia e della dignità della persona malata, verso l’appropriatezza e la razionalizzazione nell’utilizzo delle risorse a disposizione, e verso l’umanizzazione delle cure. Ed è in questa direzione che vogliano andare
 
Ma nello specifico di cosa vi occuperete?
Il nostro obiettivo, che è ben esemplificato dal titolo del congresso, è quello di lavorare per trovare sempre soluzioni per migliorare il lavoro dei professionisti ma soprattutto l’assistenza ai pazienti che devono per esempio abituarsi a vedere l’anestesista non solo in sala operatoria. Tornando a noi verrà approfondito il tema della appropriatezza delle cure nel paziente critico, il tema della sepsi e delle infezioni, l'emorragia cerebrale e tutto il tema dell'emergenza con particolare attenzione al percorso dal territorio ai centri di alta specialità. Nell'ottica poi di migliorare i percorsi di cura dal territorio all'ospedale sarà approfondito il tema dell'emergenza con i professionisti dell'elisoccorso. Quest’ultimo tema è fondamentale perché la tempestività e l’adeguatezza della diagnosi e della cura sono il fulcro di percorsi multidisciplinari volti a garantire omogeneità di trattamento per le patologie ‘critiche’
 
Mi parlava prima del fatto che spesso i pazienti incontrano l’anestesista solo in sala operatoria.
Sì, in effetti manca un vero e proprio percorso che parta appunto da una valutazione preoperatoria, e lì dove si fa, è dimostrato che porta benefici. Ma al congresso parleremo anche della sicurezza in sala operatoria e della gestione del paziente durante l'intervento chirurgico e nel postoperatorio e affronteremo i temi legati al dolore con particolare attenzione alla gestione del dolore acuto postoperatorio e cronico e al dolore nel travaglio di parto
 
Altre due novità sono una App dedicata e il percorso formativo personalizzato. Ci spiega come funziona?
Il percorso formativo congressuale, accreditato attraverso il sistema Ecm è personalizzato, ciò vuol dire che ogni partecipante può scegliere quale lavori seguire in base alle proprie necessità, in modo che ognuno possa scegliere di approfondire gli argomenti che più interessano la propria attività clinica. Quest'anno inoltre abbiamo previsto anche una APP che raccoglie tutte le informazioni e che Siared utilizzerà anche successivamente per nuovi progetti formativi futuri.
 
 
Luciano Fassari

11 maggio 2015
© Riproduzione riservata

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