Specializzazioni mediche. Smi Giovani scrive a Giannini e Lorenzin: “Prolungare scorrimento per l’accesso alle scuole o molte borse andranno perse”

Il settore “Formazione e Prospettive” del Sindacato dei Medici Italiani evidenzia come “allo stato attuale, solo poche scuole di specializzazione vedono i loro posti completamente assegnati”. E per questo propongono il “prolungamento degli scorrimenti per l'accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche al fine di permettere la saturazione dei posti a disposizione”. LA LETTERA

12 OTT - Il settore “Formazione e Prospettive” del Sindacato dei Medici Italiani ha inviato, oggi, una lettera (di seguito) ai ministri Beatrice Lorenzin e Stefania Giannini, a firma del coordinatore, Fabrizio Salemi e dei due vice coordinatori, Donata Carollo e  Martino Calianno.
 
La sezione giovanile dello Smi sottolinea come da quest'anno, pensando di ridurre i tempi dello scorrimento, sia stata "apportata una modifica riguardante la possibilità di indicare solo tre scelte nella domanda di concorso con l'obbligo di deciderne una di preferenza, al fine di permettere la chiusura delle graduatorie entro il 20 ottobre”. 
 
“Nonostante ciò – denunciano Fabrizio Salemi, Donata Carollo e Martino Calianno - allo stato attuale, solo poche scuole di specializzazione vedono i loro posti completamente assegnati. Pertanto, per tale data, molte delle già esigue borse andrebbero perse. A ciò si aggiunge un altro aspetto: le graduatorie per l'accesso al Corso di Formazione in Medicina Generale non sono ancora ufficiali in tutte le regioni”.  
“Cogliamo l'occasione per sottolineare, ancora una volta  – proseguono -  come il continuare a svolgere separatamente i due concorsi contribuisca sia ad aumentare le tempistiche degli scorrimenti che ad accrescere la possibilità che un numero di borse possa andar perso”.
 
La soluzione, da adottare con urgenza, per Formazione e Prospettive dello Smi è il “prolungamento degli scorrimenti per l'accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche al fine di permettere la saturazione dei posti a disposizione”.
 
Fermo restando, la richiesta di una futura e definitiva riforma che preveda una radicale “modifica delle procedure concorsuali”.

12 ottobre 2015
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