Inps. I medici fiscali si appellano a Mattarella: “Da 3 anni ridotti i controlli e nessun risparmio”
L’Associazione Anmfi scrive alle Istituzioni e si appella al Capo dello Stato chiedendo un suo intervento per risolvere i problemi della medicina fiscale. “L’ormai cronica riduzione delle visite fiscali su tutto il territorio nazionale rappresenta un danno enorme per le tasche dei cittadini italiani”. LA LETTERA
27 APR - “A tre anni esatti di mancati e/o ridotti controlli sull’assenteismo nessuno è in grado di quantificare il danno per le casse dell’Erario che si è venuto a creare a seguito dell’infelice provvedimento. Un triste anniversario che i medici fiscali INPS sono costretti a ricordare, tra promesse e rassicurazioni, inapplicate conclusioni di indagini parlamentari. Centinaia di professionisti con ultraventennale esperienza, caratterizzata dalla precarietà, reclamano la legittimazione della medicina di controllo quale servizio adottivo dello Stato, che non può più essere una voce di spesa sacrificabile, ma necessaria e congrua. Per il bene dello Stato e per chi lavora onestamente”. È quanto scrive l’Associazione dei medici fiscali Inps
Anmefi in un’istanza rivolta alle Istituzione e inviata anche al presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella.
“Ci appelliamo al Suo ruolo di Garante della Costituzione e alla Sua sensibilità istituzionale – si legge nella lettera - perché intervenga, nei modi che riterrà più opportuni, presso gli Organi competenti e coinvolti nella risoluzione della problematica lavorativa dei medici fiscali INPS e del possibile danno all’Erario per l’ormai noto mancato o ridotto controllo dell’assenteismo”.
I medici fiscali ricordano infatti come “l’ormai cronica riduzione delle visite fiscali su tutto il territorio nazionale rappresenta un danno enorme per le tasche dei cittadini italiani a causa dell’inevitabile incremento della spesa pubblica dovuta alle assenze per malattia in mancanza dei relativi controlli previsti dalla Legge. I risparmi, auspicati assurdamente con la riduzione da un 15-20% al 2-3% dei certificati di malattia pervenuti all’INPS e sottoposti a visita di controllo, non ci sono stati e pertanto non si prevedono in futuro. Auspichiamo che le Istituzioni vogliano garantire questo servizio obbligatorio con un budget che non sia irrisorio”.
27 aprile 2016
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