Vaccini. Medici di famiglia e pediatri contro la trasmissione ‘Virus’. “Palese violazione del dovere di informare”. Siti, Fimp, Sip e Fimmg scrivono a Lorenzin
La Società Italiana di Igiene la Federazione Medici Pediatri, la Società Italiana di Pediatria e la Federazione Medici di Medicina Generale si scagliano contro la puntata di giovedì scorso del programma di Rai Due. Chiesto a Lorenzin “un interessamento per portare questo grave problema, pregiudizievole per la salute della popolazione italiana, all’attenzione della Commissione di Vigilanza Rai”. LA LETTERA
16 MAG - La Società Italiana di Igiene (SItI), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg) prendono posizione in merito alla puntata della trasmissione “Virus”, andata in onda giovedì scorso su RAI 2, per come è stata affrontato il tema delle vaccinazioni. E lo fanno attraverso una lettera indirizzata al Ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, che sottolinea “una palese violazione del dovere di informare correttamente in nome di una malintesa ‘libertà di opinione’”.
Per gli estensori della missiva, “il discredito gettato sui vaccini da parte di interlocutori non competenti ma solo portatori di proprie indimostrate visioni e ideologie personali sul tema, si configura come un procurato allarme a genitori sempre più disorientati di fronte a affermazioni sconcertanti come ‘I vaccini sono pericolosi e danneggiano la salute dei bambini’. Si sente spesso dire ‘io credo, io non credo ai vaccini’. Ma i vaccini, così come i farmaci contro gravi malattie, trovano le motivazioni del loro utilizzo in studi scientifici rigorosi non in fedi religiose, politiche o filosofiche”.
Conoscendo il sostegno del Ministro alla cultura delle vaccinazioni come strumento irrinunciabile per la salute di individui e comunità, SItI, FIMP, SIP e FIMMG chiedono a Lorenzin “un Suo interessamento per portare questo grave problema, pregiudizievole per la salute della popolazione italiana, all’attenzione della Commissione di Vigilanza RAI o di altri Organi competenti affinché tali episodi non si ripetano in futuro”.
16 maggio 2016
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