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Reumatologia. Intervista a Olivieri (Sir): “Il nostro obiettivo? Sviluppare una rete reumatologica italiana omogenea sul territorio”

di Ester Maragò

Tanti i capitoli della reumatologia  al centro del 53° Congresso nazionale della Società Italiana di reumatologia che si terrà a Rimini dal 23 al 26 novembre. Una particolare attenzione sarà dedicata alle novità terapeutiche e alla medicina di genere. Ne abbiamo parlato con il Presidente della Sir che ha tracciato un bilancio dei suoi due anni di mandato

18 NOV - La Società Italiana di Reumatologia scalda i motori e si prepara ad aprire il suo 53° Congresso nazionale che si terrà a Rimini 23 al 26 novembre. Ne abbiamo parlato con il Presidente Ignazio Benedetto Olivieri che ha tracciato un bilancio dei due anni alla guida del Direttivo della SIR. Una società coesa che punta con decisione a potenziare le strutture reumatologiche esistenti e a sviluppare la reumatologia su tutto il territorio nazionale con la costituzione delle reti assistenziali.
 
Professore Olivieri, dopo due anni alla guida della Società italiana di reumatologia, vogliamo tracciare un bilancio?
È un bilancio sicuramente positivo. Questi due anni alla presidenza del Direttivo Sir sono stati particolarmente costruttivi, innanzitutto perché abbiamo ricomposto le due anime della reumatologia, l’ospedaliera e l’universitaria. Lo spirito che ci ha guidato è stato quello di una continua collaborazione. Ogni decisione assunta dal Direttivo non è mai stata calata dall’alto ma sempre condivisa e assunta all’unanimità. D’altro canto non poteva essere diversamente: quando ci si confronta con 14 persone di elevato spessore scientifico e professionale si lavora bene e i risultati si raggiungono. Ecco perché ho sempre letto il mio ruolo più come quello di un coordinatore che di un presidente tout court.
 
Quali sono gli obiettivi centrati?
Sul fronte dell’attività scientifica abbiamo potenziato il Centro studi supportando progetti strategici molto importanti. Grazie al sostegno dell’industria abbiamo potuto dare delle borse di studio a giovani reumatologi consentendo loro di perfezionare la loro preparazione ed anche di poter avere per un anno un supporto economico. Ma abbiamo raggiunto apprezzabili risultati anche sul fronte delle politiche sanitarie. Nel corso di un confronto al Ministero della Salute, con il Sottosegretario alla salute, Vito De Filippo insieme ai Presidenti del Collegio dei docenti, del Collegio dei reumatologi italiani e al rappresentante dell’Associazione nazionale malati reumatici, abbiamo gettato le fondamenta per sviluppare una rete reumatologica italiana omogenea su tutto il territorio nazionale. Il Sottosegretario ha manifestato la propria disponibilità a risolvere il
problema con la creazione di un tavolo tecnico. Non solo, abbiamo anche chiesto che nella lista delle malattie croniche non ci sia solo l’artrite reumatoide, ma anche tutte le malattie reumatologiche croniche, come le vasculiti, le connettiviti e le spondiloartriti.
In ogni modo, quanto messo in cantiere dal Direttivo in questi anni verrà ultimato dal presidente eletto, Mauro Galeazzi, proprio grazie allo spirito di collaborazione e continuità che caratterizza la nostra Società scientifica.
 
Il 53° Congresso della SIR è alle porte. Quali saranno i temi qualificanti?
Non sarà sicuramente un congresso monotematico considerando che la reumatologia si interessa di 150 e più malattie. Tutti i capitoli della reumatologia saranno al centro dell’attenzione.
Questa è la filosofia del nostro congresso. Certo avremo anche un occhio particolare alle novità che oggi riguardano soprattutto la terapia, siamo infatti in un momento in cui la reumatologia può contare su farmaci innovativi che stanno cambiamo la prognosi di molte malattie come l’Artrite reumatoide e le spondiloartriti. Dedicheremo inoltre, nel corso di una Conferenza stampa, una particolare attenzione alla medicina di genere. Un tema di grande interesse per la reumatologia: ricordo infatti che l’artrite reumatoide e le connettiviti colpiscono soprattutto le donne, mentre al contrario la spondilite anchilosante colpisce soprattutto gli uomini. Per questo abbiamo creato un gruppo di studio ad hoc. Comunque, in generale, per quanto riguarda la struttura del Congresso, abbiamo ritenuto di dover mantenere quella vincente degli scorsi anni con il Review Course, gli Hands on e la Lettura Magistrale del Presidente nella prima giornata e le sessioni ufficiali sui temi più importanti della reumatologia nelle giornate successive, oltre a sessioni congiunte con società scientifiche italiane ed internazionali, dalla Società italiana di malattie Infettive e tropicali (Simit) a quella di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), fino alle Società Svedese Portoghese di Reumatologia.
 
Ester Maragò

18 novembre 2016
© Riproduzione riservata

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