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Scuole di specializzazione medica. Federspecializzandi denuncia: “Ennesimo ritardo per il bando di accesso”


Nelle scorse settimane la Federazione aveva lanciato un appello ai ministri Lorenzin e Fedeli affinché fosse rispettato il termine del 30 aprile. Ma “per il terzo anno consecutivo le Istituzioni disattendono completamente le tempistiche previste”. Per Federspecializzandi è “il segnale della reale attenzione nei confronti di migliaia di neo-abilitati”.

05 MAG - FederSpecializzandi esprime “grande delusione” per la mancata pubblicazione del bando di accesso alle Scuole di Specializzazione secondo la scadenza stabilita dal Regolamento contenuto nel DM 48/2015 del 30 aprile 2017. “Per il terzo anno consecutivo – osserva in una nota - le Istituzioni competenti disattendono completamente le tempistiche previste senza alcuna comunicazione, nonostante le ripetute sollecitazioni. Ad oggi non si conosce dunque quali saranno gli scenari certi che si prospettano per i neo abilitati e gli aspiranti specializzandi”.

Come per le precedenti edizioni, spiega la Federazione degli specializzandi in medicina, il bando potrebbe essere pubblicato entro il mese corrente senza sostanziali modifiche, con il concorso da svolgersi prima dell’estate. In alternativa, la pubblicazione del bando potrebbe slittare notevolmente più avanti, con conseguente spostamento delle prove concorsuali dopo la pausa estiva. “Questo secondo scenario potrebbe affiancarsi, come accaduto nel 2015, ad un’eventuale modifica del Regolamento con il recepimento di alcune proposte organizzative ormai da anni sui tavoli Ministeriali”. E “qualora ciò dovesse accadere – spiega Federspecializzandi -, occorre rilevare che, considerate le premesse, non vi sarà il tempo opportuno di costituire un tavolo tecnico che permetta una costruzione realmente partecipata di un nuovo Concorso, lasciando verosimilmente spazio ad ulteriori lacune”.

Per la Federazione rimane infine “la pesante incognita relativa al numero di contratti ministeriali finanziati, che salvo positive novità, si attesteranno approssimativamente sulle unità degli scorsi anni, a fronte di analoghe cifre di candidati”.

“Il panorama di incertezza e silenzio delineato dal Ministero – commenta Federspecializzandi - consolida tristemente la percezione che i giovani siano presi in considerazione soltanto nei proclami ma non nei fatti: in un Paese che si fa vanto di avere uno dei Servizi Sanitari migliori al mondo il rispetto verso le generazioni dei futuri professionisti della salute viene costantemente dileggiato. Non rispettare i tempi ufficiali non è solo un mancato adempimento burocratico, ma il segnale più profondo della reale attenzione nei confronti di migliaia di neo-abilitati”.

FederSpecializzandi comunica quindi che nei prossimi giorni si riserverà di “utilizzare gli strumenti di comunicazione più idonei a riaccendere i riflettori sullo stato precario dei medici aspiranti specializzandi italiani”.

05 maggio 2017
© Riproduzione riservata

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