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Acn Medicina fiscale Inps. Intersindacale medica: “Ancora troppe distanze su risorse, compensi e previdenza”


Queste le prime criticità espresse dai sindacati in attesa dell’avvio della trattativa ufficiale. Chiariti invece dopo un giro di colloqui con le singole organizzazioni sindacali molti punti della parte normativa dell’Acn, in particolare per quel che riguarda le tutele sindacali, il diritto di sciopero le incompatibilità e i criteri di ammissione

16 APR - Ulteriore “fumata grigia” nell’ultima audizione il 10 aprile scorso all’Inps tra la delegazione trattante Inps e l’Intersindacale dei medici di controllo, che rappresentano la maggioranza assoluta, in vista della ripresa delle trattative ufficiali per la definizione dell’Acn della Medicina Fiscale concordate dopo un giro di colloqui con le singole organizzazioni sindacali. Interlocutorio infatti il giudizio da parte di Cisl Medici, Fimmg Settore Inps, Snami, Sumai, Uil.
 
“Mentre si è chiarita gran parte della normativa dell’Acn – hanno scritto in una nota Nicola Paoli della Cisl Medici, Alfredo Petrone Fimmg Settore Inps, Annalisa Sette dello Snami Medicina Fiscale, Giorgio Lodolini del Sumai e Paolo Vasile della Uil Pa Settore Medici Iins – in particolare, per quel che riguarda le tutele sindacali, il diritto di sciopero le incompatibilità e i criteri di ammissione, permangono invece distanze oltre che notevoli punti interrogativi sulle risorse, i compensi e la previdenza. Come acclarato dall’Atto di indirizzo (Dm  02.08.2017), l’Acn dovrà regolare un rapporto di lavoro autonomo in convenzione, che non potrà non prevedere l’ingresso della categoria al fondo della medicina convenzionata Enpam. Si dovrà verificare la disponibilità dell’Inps, in riferimento alle richieste pervenute a vario titolo dalle parti sociali, su questa materia estremamente importante e delicata per tutta la categoria dei medici di controllo Inps”.
 
Nel contempo i sindacati stanno verificando quali sono, realmente, le risorse disponibili Inps per la categoria, dal momento che, sottolineano “se si realizzassero con le proposte fin qui ricevute dall’Ente si determinerebbe un forte peggioramento, a parità di carico di lavoro, degli emolumenti netti dei medici fiscali, così come erano previsti dal decreto del 2008 e tutt'ora in vigore”.
 
“Ci attendiamo, quindi che già nelle prossime eventuali audizioni, così come al tavolo ufficiale delle trattative che vedrà tutte le sigle rappresentative della medicina fiscale – hanno aggiunto –  l’Inps compia un ulteriore sforzo che permetta di addivenire ad un unitario accordo fra l’Ente e le Oo.Ss, anche al fine di rendere pienamente operativa la Riforma del Polo Unico della Medicina Fiscale. Ricordando a alcune organizzazioni sindacali, che si autoreferenziano senza cognitio causae, che nello stesso atto di indirizzo ministeriale si fa riferimento, cosi come voluto dalle Oo.Ss scriventi, anche alla categoria dei medici convenzionati esterni che dovranno presto avere un loro Acn, con altre risorse a loro dedicate, ma con pari diritti e tutele”.

16 aprile 2018
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