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Seconda edizione progetto cooperazione internazionale Fnopo-Cuamm. Laureandi in ostetricia in Africa sub-sahariana


Parte il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” della Fnopo e del Cuamm - Medici con l'Africa. Il fine è quello di garantire interventi nutrizionali alla madre e al nascituro sino ai due anni di vita, riducendo la mortalità materna e infantile. 10 laureandi in ostetricia potranno operare nei 7 paesi africani dove opera il Cuamm

04 GIU - Ogni anno in Africa sub-sahariana 265mila donne muoiono per complicanze dovute al parto e 1,2 milioni bambini perdono la vita nel loro primo mese. Inoltre, un dato forse ancor più drammatico: un bambino ogni tre, al di sotto dei cinque anni, risulta denutrito, così come una donna incinta su tre. Condizione che li rende ovviamente più esposti al rischio di malattia e morte. Queste le stime fornite dal Cuamm - Medici con l'Africa.

Per fornire un aiuto alle madri e ai bambini dell'Africa sub-sahariana, si rinnova, alla sua seconda edizione, il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” sottoscritto dalla Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetrica (Fnopo) e dal Cuamm - Medici con l’Africa; saranno inviati 10 studenti laureandi del corso di Laurea in Ostetricia nei Paesi dell’Africa sub-sahariana in cui opera il Cuamm, ovvero Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Sierra Leone, Sud Sudan e Uganda, nei 10 ospedali e nei territori di riferimento.

“Si tratta di realtà in cui le condizioni di vita, in particolare per le donne in gravidanza e il nascituro, sono estremamente precarie – affermano in una nota dai vertici della Fnopo -. Come categoria che ha nella propria mission la tutela e la promozione della salute della donna in ogni fase della sua vita e con lei del nascituro, non possiamo non sentirci toccate. Per tale ragione abbiamo approvato il finanziamento di questo progetto che ci vedrà di nuovo al fianco del Cuamm, così come avvenuto lo scorso anno, avviando una selezione di studenti laureandi del corso di laurea in Ostetricia. Siamo convinte infatti che l’avvio di queste esperienze formative possa rappresentare un grande valore aggiunto alla formazione dei nostri futuri professionisti per il miglioramento della salute materna e neonatale e la promozione della Midwifery in ogni paese del Mondo”.

In poco meno di un mese sono pervenute alla Fnopo ben 35 candidature da parte di studenti laureandi del corso di Laurea in Ostetricia di diversi atenei italiani: Milano Bicocca, Perugia, Cattolica Sacro Cuore di Roma, Firenze, Università della Campania L. Vanvitelli, Modena e Reggio Emilia, Siena, Parma, La Sapienza, Trieste e Verona. Tra loro ne sono state stati selezionati 10, tenendo conto del curriculum, di precedenti esperienze di cooperazione internazionale e delle motivazioni alla partecipazione al progetto Fnopo.

Gli studenti parteciperanno al progetto in gruppi di due per facilitare l’approccio al contesto africano. Una volta raggiunta la sede operativa in Africa, verranno accompagnate nel processo conoscitivo da personale in loco di Cuamm - Medici con l'Africa, partecipando alle attività della sala parto e della maternità dell’ospedale designato. Inoltre prenderanno parte a un momento formativo e di condivisione di problematiche del Dipartimento di Maternità dell’ospedale in modo da condividere direttamente le proprie esperienze e competenze professionali.

Il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1.000 di questi giorni” (2017-2021) intende garantire interventi nutrizionali a sostegno della mamma e del nascituro nei primi 1.000 giorni, cioè dall’inizio della gravidanza fino ai due anni di vita. Lo scopo dichiarato è quello di riuscire a ottenere una duratura e concreta riduzione della mortalità materna e infantile, puntando sull’educazione alimentare in gravidanza e nel bambino appena nato.

Sarà anche data attenzione a malattie quali ipertensione e diabete in gravidanza che mettono a rischio lo sviluppo del feto. Infine, sono previsti l’accompagnamento all’allattamento esclusivo fino al 6° mese di vita, il monitoraggio del peso e della crescita e la gestione della malnutrizione cronica e acuta ricordando che una delle maggiori sfide dell’umanità è nutrire una popolazione in costante crescita senza danneggiare l’ambiente.

L.P.

04 giugno 2018
© Riproduzione riservata

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