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Pronto Soccorso/2. Uil Fpl: “Basta proclami. Si proceda con atti concreti a risolvere il problema”

di Michelangelo Librandi

Inutile sentire le dichiarazioni dei vari Ministri che si susseguono nel corso degli anni, sul fatto che in sanità la situazione è critica. Suggeriamo a Grillo di superare la fase delle frasi scontate e dei proclami e di procedere con atti concreti a risolvere questo problema.

02 AGO - Sui Pronto Soccorso abbiamo detto tutto e le criticità sono note da tempo. Inutile sentire le dichiarazioni dei vari Ministri che si susseguono nel corso degli anni, sul fatto che in sanità la situazione è critica. Il nostro sindacato da anni denuncia una situazione ormai al collasso a partire dai Pronto Soccorso.  
 
Ormai è assodato che il blocco del turn over ha generato nel corso degli anni una importante carenza di organico, costringendo il personale sanitario a lavorare in condizioni proibitive con turni snervanti e in assoluta criticità, con un aumento esponenziale delle aggressioni da parte di cittadini, che condanniamo con forza, esasperati da un servizio non in grado di contenere la domanda. Come sono note: la mancanza di investimenti: la mancanza di una efficiente rete territoriale che smaltisca i casi meno urgenti; il taglio dei posti letti senza una vera alternativa dove mettere i pazienti lungodegenti e cosi via.
 
Pur apprezzando e condividendo le analisi del Ministro Grillo volte a migliorare la sanità, suggeriamo di superare la fase delle frasi scontate e dei proclami e di procedere con atti concreti a risolvere questo problema.
 
La UIL FPL è a disposizione del Ministro della Salute e del Governo per suggerire le giuste soluzioni, a partire: dalla necessità di superare sin da subito i limiti di spesa per nuove assunzioni al fine di avere una boccata di ossigeno nel Pubblico Impiego, con l’ingresso di giovani capaci e competenti e quindi un ricambio generazionale; da una totale stabilizzazione del personale precario; da un effettivo piano di investimenti; dalla valorizzazione del personale sanitario; dall’emanazione di leggi che aumentino le pene in caso di aggressioni nei confronti dei dipendenti pubblici. In merito a questo ultimo punto invitiamo a prevedere sin da subito il ripristino di posti di polizia all’interno delle strutture ospedaliere.
 
Michelangelo Librandi
Segretario Generale UIL FPL

02 agosto 2018
© Riproduzione riservata

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