Abusivismo professionale. Opi Torino ed Enpapi stringono alleanza per contrastarlo
La questione legata in particolare alla crescita della Libera Professione. Schiavon: “L’ente di previdenza ha tutto l’interesse di avere un rapporto corretto e collaborativo con tutti gli Ordini provinciali, soprattutto quelli che hanno un numero elevato di iscritti come Torino, dove c’è sempre stata un’ottima collaborazione. Intrecciare modalità di collaborazione tra Ordine e Ente previdenziale porterà vantaggi a tutti gli iscritti”.
10 OTT - Rafforzare la collaborazione, creando sinergie utili anche a contrastare l’abusivismo: questo l’obiettivo dell’incontro tra il direttivo dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Torino e i responsabili dell’Ente nazionale di Previdenza e assistenza degli infermieri. “Se la crescita esponenziale della Libera Professione nel campo Infermieristico ha permesso alla Cassa previdenziale Enpapi di diventare uno degli istituti privati più importanti in Italia, rimangono da sciogliere i nodi legati a chi svolge l’attività in modo irregolare”, spiega una nota dell’Opi.
“Un fenomeno che non è facile da contrastare perché i colleghi spesso non segnalano questi episodi - dice
Massimiliano Sciretti, presidente di Opi Torino - Collaboriamo con i carabinieri del Nas proprio per segnalare queste situazioni. Vorremmo più attenzione da parte dei colleghi e anche dei cittadini che si imbattono con presunti professionisti che si spacciano per infermieri”.
Secondo l’Opi di Torino “la legge Lorenzin ha senza dubbio rafforzato la posizione dell’Ordine, favorendo non soltanto i professionisti ma anche gli stessi cittadini. Tra i compiti di Opi c’è infatti quello di vigilare sull’attività degli infermieri, sulla loro formazione e competenza. Con un occhio attento all’abusivismo, che nuoce inevitabilmente all’operato dei professionisti e mette a rischio la salute degli assistiti.”
Mario Schiavon, presidente di Enpapi, lo sa bene. Perché abusivismo vuol dire anche evasione e mancato versamento dei contributi previdenziali: “Il rapporto con Opi è fondamentale - spiega - e proprio la collaborazione tra queste istituzioni non può che portare buoni frutti. L’ente di previdenza ha tutto l’interesse di avere un rapporto corretto e collaborativo con tutti gli Ordini provinciali, soprattutto quelli che hanno un numero elevato di iscritti come Torino, dove c’è sempre stata un’ottima collaborazione. Intrecciare modalità di collaborazione tra Ordine e Ente previdenziale porterà vantaggi a tutti gli iscritti”.
10 ottobre 2018
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