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Invio dati fatture al sistema tessera sanitaria. La scadenza per professionisti e strutture sanitarie è il prossimo 31 gennaio

di Pasquale Quaranta

L’Agenzia delle Entrate sottolinea che è necessario l’invio dei dati, al Sistema Tessera Sanitaria, relativi alle spese sanitarie e veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell'anno 2018, così come riportati sul documento fiscale emesso dai medesimi soggetti. Ad oggi solo il 15% dei medici ha inviato i dati. Ragioneria generale sollecita Fnomceo.

22 GEN - Entro il 31 gennaio 2019 i soggetti esercenti prestazioni sanitarie dovranno trasmettere al Sistema Tessera Sanitaria (STS) i dati delle fatture emesse ai propri pazienti per le prestazioni realizzate nel 2018.
 
Nello specifico l’Agenzia delle Entrate sottolinea che è necessario l’invio dei dati, al Sistema Tessera Sanitaria, relativi alle spese sanitarie e veterinarie sostenute dalle persone fisiche nell'anno 2018, così come riportati sul documento fiscale emesso dai medesimi soggetti, comprensivi del codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria, nonché quelli relativi ad eventuali rimborsi, ai fini della predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. 
 
Quindi i soggetti che obbligati alla trasmissione saranno:
- le Aziende sanitarie locali (ASL);
- le aziende ospedaliere;
- gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;
- i policlinici universitari;
- le farmacie pubbliche e private;
- i presidi di specialistica ambulatoriale;
- le strutture per l'erogazione delle prestazioni di assistenza protesica e di assistenza integrativa;
- altri presidi e strutture accreditati per l'erogazione dei servizi sanitari;
- le strutture autorizzate per l'erogazione dei servizi sanitari e non accreditate al SSN;
- gli iscritti all'Albo dei medici chirurghi e degli odontoiatri;
- gli iscritti agli Albi professionali degli psicologi;
- gli iscritti agli Albi professionali degli infermieri;
- iscritti agli Albi professionali delle ostetriche/i;
- gli iscritti agli Albi professionali dei tecnici sanitari di radiologia medica;
- gli esercenti l'arte sanitaria ausiliaria di ottico;
- gli iscritti agli Albi professionali dei veterinari;
- le strutture autorizzate alla vendita al dettaglio di medicinali veterinari e le parafarmacie.
 
Inoltre l’Ispettorato Generale per la Spesa Sociale (lgespes) della Ragioneria Generale dello Stato, con una nota del 16 gennaio 2018, ha segnalato alla FNOMCeO che la percentuale di medici iscritti agli albi che ha provveduto all’invio dei dati per la predisposizione del modello 730 precompilato è pari, solo, al 15%.
 
Successivamente, nella stessa nota, è stato chiesto alla Federazione e agli Ordini Provinciali di sollecitare gli iscritti.
 
Pasquale Quaranta

22 gennaio 2019
© Riproduzione riservata

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