Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Giovedì 02 MAGGIO 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Covid. Tamponi rapidi dai medici di famiglia. Fismu chiede chiarezza


Il sindacato fa un nuovo appello al Ministro Speranza: “Si potenzi il territorio assumendo 10.000 medici precari, si attivino tutte le Usca, ok alla centralità degli ambulatori come ucp e case della salute”.

09 OTT - “È la fiera degli annunci sul ruolo dei medici di famiglia, mentre si rischia di tornare in piena emergenza Covid19”. Questa la denuncia di Francesco Esposito, segretario nazionale della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti-Fismu che fa anche un ulteriore appello al ministro Roberto Speranza: “Si sono fatti passi avanti, ne diamo atto al Governo, e al ministro della Salute, ma si deve fare molto di più senza che le Regioni improvvisino. Serve una regia Nazionale e serve chiarezza. Soprattutto nella comunicazione abbiamo bisogno di meno annunci e più concretezza, per esempio sul ruolo degli ambulatori dei medici di famiglia e i tamponi. Da giorni i titoli dei principali giornali, i social media, le televisioni, annunciano l’avvio di una campagna di test dal medico di famiglia, senza che i diretti interessati siano stati informati e consultati, senza che si sia fatta una ricognizione sulla fattibilità, in sicurezza, dell’operazione nelle strutture disponibili sul territorio. Passiamo ore a spiegare ai pazienti che non siamo diventati dei laboratori di analisi, tempo prezioso sottratto al nostro lavoro di medici, cioè a curare le persone”.
 
“Siamo alla vigilia, forse, di una nuova crisi, e si sente la sensazione di precarietà per i dispositivi di sicurezza al personale e sul che fare! Su come operare nelle cure primarie per una eventuale nuova ondata di Covid 19, unità all’influenza”, aggiunge Esposito. “I medici siamo e saremo sempre a fianco dei nostri pazienti e in prima linea - conclude - ma non possiamo ripetere gli errori tragici del passato. Sicuramente le strutture di medici associati come le Unità di Cure Primarie o Case della Salute, rafforzate con DPI, con più personale e infermieri, possono essere idonee per poter anche gestire una campagna di tamponi, ma non i piccoli studi. Ma è anche urgente attivare tutte le USCA, ora a macchia di leopardo, e soprattutto è strategico assumere personale medico, per rafforzare i servizi sanitari territoriali, i 10.000 medici precari che possono ridare gambe alla cosiddetta medicina dei servizi, per coordinare le vaccinazioni, la prevenzione, la medicina scolastica ed epidemiologica. Siamo in ritardo, ma si può fare”.

09 ottobre 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Lavoro e Professioni

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy