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Enpam. Benfatti (Omceo Ascoli) a Oliveti: “Basta con le mezze verità”

di Piero Maria Benfatti (Omceo Ascoli Piceno)

17 DIC - Gentile direttore,
è apparsa su QS del 13 dicembre una lettera di Oliveti che mi chiama in causa, senza citarmi, per certe affermazioni sull'Enpam che ho fatto in una lista di discussione on line (Legalmedica). Ecco perché ho ritenuto di dover rispondere al presidente con la seguente lettera aperta che vorrei trasmettere anche attraverso il suo giornale.
 
Caro Presidente,
rispondo alla tua lettera del 13 u.s., giacché sono l’autore di “alcune affermazioni sulla Fondazione Enpam in una lista di discussione on line”  che ricalcano peraltro quanto ho detto pubblicamente all’Assemblea Nazionale Enpam lo scorso 26 Novembre.

Devo farti notare che, purtroppo, continui a raccontare sull’Enpam delle mezze verità, mostrando sempre e solo il lato dorato della medaglia.
Questa continua propaganda cozza peraltro con alcuni fatti, documentati nei bilanci Enpam, di cui darò conto nelle righe che seguono e non contribuisce affatto alla credibilità della Fondazione.

Partiamo dal rendimento del patrimonio e parliamo una volta per tutte di rendimento netto che è quel che ci interessa davvero, cioè quanto denaro Enpam incassa realmente dal patrimonio. Il rendimento della tua tabella che oscilla tra il 2 e il 4% è un rendimento lordo, quindi fittizio.

Il rendimento netto, cioè depurato dalle  tasse e dalle spese, nel quinquennio 2010/2015 è stato in media dello 0,5%. 

Non sono solo io a dirlo; è scritto chiaramente nella tabella a pag. 59 del bilancio tecnico attuariale commissionato dalla Fondazione Enpam allo studio Orru'.

Per non annoiare i lettori cito solo il dato tratto dal bilancio consuntivo Enpam 2015: il rendimento lordo di 338 milioni, detratti 135 milioni di tasse e 134 milioni di spese, porta a un rendimento netto di 69 milioni, pari allo 0,4%. 

Un risultato scadente se si considera che a pag. 58 dell'ultimo bilancio consuntivo è chiaramente scritto che occorre un rendimento netto del 2% all'anno per superare indenni la gobba previdenziale e garantire la famosa sostenibilità a 50 anni. Senza dimenticare che a partire dal 2027 il bilancio tra le entrate e le uscite previdenziali diventa negativo e tale rimane fino al 2038. 

Riguardo a Enpam Real Estate la perdita di 37,9 milioni di euro non è una partita di giro come vorresti far credere. È un buco di bilancio fatto da una S.r.l. che il socio unico ENPAM deve necessariamente ripianare, pena il fallimento della società. Ricordo anche che EnpamRE è amministrata da un CDA di colleghi non eletti da nessuno e profumatamente pagati. Per chi voglia approfondire la questione rimando alla relazione del revisore contabile Dr. Stefano Collina, che ha analizzato per conto dell'Ordine di Ascoli Piceno il bilancio consuntivo ENPAM 2015, disponibile al seguente link.

Per quanto riguarda i contenziosi plurimilionari non fai altro che confermarne l'esistenza. 

La causa con Atahotels vale 39 milioni di euro; di questi ne avete già pagati 18,2 milioni. Le sole spese legali ammontano a 3 milioni di euro.
Per l'immobile di via Carciano, una compravendita gestita da un intermediario che non ne aveva la proprietà, avete perso il giudizio di primo grado per 25 milioni di euro e bisogna sperare che in secondo grado il giudice ribalti la sentenza.

La vicenda della nuova sede a piazza Vittorio, pagata più di 150 milioni di euro, svalutata da un anno all'altro di 88 milioni, vi vede impegnati in un contenzioso biblico col costruttore New Esquilino (nel frattempo le riunioni  dell'Assemblea Nazionale si fanno affittando la sala dell'hotel Rome Palace).
Infine i famosi CDO che, cito le tue parole," con la messa in sicurezza hanno consentito di recuperare l'investimento".  Messa in sicurezza vuol dire che avete fatto iniezioni di liquidità, anche in questo caso plurimilionarie, per sostenere quei titoli, dopo aver pagato commissioni fino al 9% agli intermediari che ve li hanno proposti e con alcuni dei quali ora siete in causa.

Tutte queste vicende legali costano salate parcelle agli avvocati che le seguono, tant'è vero che anche i revisori dei conti vi richiamano al contenimento delle spese per consulenze esterne (pag. 152 del bilancio preventivo 2017).

Infine nessun accenno hai fatto alla vicenda che getta il massimo discredito sulle modalità con cui state gestendo la Fondazione. Mi riferisco ad ENPAM Sicura, altra S.r.l. in house dell'Enpam, che avete dovuto liquidare in meno di un anno con una perdita certa di oltre 1,6 milioni di euro. Ora avete individuato il capro espiatorio in Milillo e lo avete citato per danni, ma tutto il CDA che presiedi è responsabile di questa incresciosa vicenda.
Per concludere, caro Presidente, ti assicuro che se avanzo delle critiche non lo faccio per gettare fango, ma proprio per salvaguardare il buon nome, la credibilità e soprattutto il Futuro dell'Enpam. Tutte cose che solo una trasparenza assoluta da parte di voi amministratori, che vada ben oltre la propaganda spicciola, può garantire. 

Dr. Piero Maria Benfatti
Delegato ENPAM OMCeO Ascoli Piceno

17 dicembre 2016
© Riproduzione riservata

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