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Responsabilità professionale. Ora si vigili sulla sua applicazione

di Domenico Pittella

04 MAR - Gentile direttore,
la riforma da poche ore approvata "in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonchè in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie" può giudicarsi storica per ameno due motivi. E' di origine parlamentare e infatti il progetto di riforma elaborato dalla Commissione presieduta dal Prof. Alpa è stato oggetto di approfondite discussioni che hanno coinvolto tutti gli interessati in materia. (Si narra che Federico Gelli abbia fatto più di 300 incontri in lungo e largo per il Paese).
 
Secondo motivo, è una riforma di carattere organico che non si interessa soltanto della responsabilità - civile o penale - ma pone il giusto accento sulla prevenzione e sul monitoraggio del rischio clinico oltre che sull'equazione struttura sanitaria / casa di vetro per assicurare a tutto tondo la tutela della salute.

Vengono finalmente affrontate le ragioni degli eccessi che hanno caratterizzato la materia: con l'acuirsi della crisi economica la responsabilità civile (anche quando la relativa azione risarcitoria è stata esercitata nel processo penale) è divenuta strumento non solo di riparazione di un danno ma anche di ridistribuzione della ricchezza. In pratica ha assunto un ruolo di assistenza e previdenza che è stato di fatto addebitato a strutture e operatori sanitari. Ma questo compito spetta allo Stato! E se vengono caricati di questa funzione i singoli ne segue - come è avvenuto - una paralisi dell'esercizio della professione sanitaria.

Dunque, è finalmente intervenuto il legislatore in materia garantendo in misura maggiore la tutela della salute anche attraverso un alleggerimento della posizione giuridica dell'operatore sanitario proprio per contrastare il fenomeno della medicina difensiva.

Resta ancora molto da fare dal momento che in gran parte questa riforma deve essere attuata: con riguardo tra l'altro ai centri regionali per la gestione del rischio clinico e all'osservatorio nazionale sulle buone pratiche in materia sanitaria (art. 2); alle linee guida (art. 5) ; alla polizza assicurativa standard (art. 10).

Anche per monitorare sull'attuazione della riforma è stato costituito l'Osservatorio sulla responsabilità sanitaria, le assicurazioni e il farmaceutico (ORSAF) il cui comitato scientifico è presieduto dai Professori Guido Alpa, Salvatore Sica e Filippo La Torre.

Pochi giorni fa presso la sede dell'Enciclopedia Italiana il neonato Osservatorio ha promosso un incontro sulla riforma al quale hanno preso parte anche il relatore alla Camera Federico Gelli, il sottosegretario Vito De Filippo, l'On. Antonio Tomassini e il vice Presidente del CSM Giovanni Legnini proprio per analizzare i molteplici effetti della riforma.

Nella sessione scientifica dell'incontro alla quale hanno preso parte i Professori Enrico Caterini, Giuseppe Spoto e Luca Di Donna è emersa la necessità di inquadrare la riforma alla luce dei necessari interventi, anche economici, per rendere effettiva la tutela della salute in un momento storico in cui alcune regioni sono sottoposte a commissariamento.

Anche ieri, nel corso di un convegno organizzato dalla Associazione Alternativa Europea presso la sede dell'Ospedale Israelitico di Roma, il relatore della riforma Federico Gelli e il Prof. Guido Alpa hanno evidenziato la necessità di mantenere alta l'attenzione sull'attuazione della legge.

L'Osservatorio è stato promosso con il contributo del Collegio Italiano dei Chirurghi (CIC) e della Scuola Superiore dell'Avvocatura e con riguardo alla riforma approvata vigilerà perchè venga data pronta attuazione alla stessa.

Domenico Pittella
Segretario generale ORSAF


04 marzo 2017
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